Due rapine ai danni di un centro scommesse, arrestato palermitano

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Arrestato un palermitano ritenuto responsabile di due rapine commesse ai danni dell’agenzia scommesse di Bagheria. Il fermo è scattato a conclusione di una articolata attività d’indagine condotta dalla Polizia di Stato, segnatamente da personale del Commissariato di P.S. di Bagheria.

Accogliendo integralmente le richieste del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, il G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese ha emesso una Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del soggetto individuato dagli investigatori nel corso delle indagini.

Primo colpo da oltre tre mila euro

Dalle indagini è emerso che il malvivente, già lo scorso 7 giugno, avrebbe messo a segno il primo colpo che aveva fruttato un bottino di oltre 3.000,00 euro. In tale circostanza, impugnando una pistola, il malvivente avrebbe fatto irruzione all’interno dell’agenzia scommesse e, dopo avere minacciato l’addetto, ancora intento ad effettuare le operazioni di chiusura, lo avrebbe rinchiuso all’interno di un ripostiglio bloccando la porta con un macchinario.

La seconda rapina, invece, risale allo scorso 18 ottobre. In quella occasione due malviventi incappucciati ed armati di taglierino si presentavano al cospetto del titolare dell’agenzia e del suo collaboratore minacciandoli di consegnare loro l’incasso. Anche in questo caso, nonostante il titolare dell’agenzia si fosse opposto ai due nel vano tentativo di proteggere la cassa, sarebbe stato costretto a cedere ad entrambi i rapinatori che si sarebbero impossessati del denaro contenuto, quantificato in € € 1.900,00.

Grazie all’attenta analisi dei filmati registrati dagli impianti di video sorveglianza interni ed esterni all’agenzia ma anche di quelli installati in prossimità della stessa, gli investigatori hanno potuto ricostruire l’intera dinamica criminale ed hanno individuato il veicolo utilizzato dai malfattori per darsi alla fuga, dapprima lungo le vie cittadine e poi in quelle della città di Palermo dove è stato possibile risalire al numero di targa del veicolo e quindi alla identificazione dell’odierno arrestato che in quel frangente era l’effettivo utilizzatore del veicolo.

Al termine degli adempimenti di rito, così come disposto dall’A.G., la persona tratta in arresto veniva condotta presso la Casa Circondariale di Termini Imerese.

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