Due carabinieri intimano l’alt e vengono investiti, 7 anni e 8 mesi per tentato omicidio a Palermo

Per l’investitore oltre la condanna anche il risarcimento dei danni subìti dai due carabinieri costituitisi parte civile

sferracavallo

Il partinicese Salvatore Emanuele Faraone, 22 anni, il 7 febbraio scorso era alla guida dell’auto che investì in pieno due carabinieri che gli avevano intimato l’alt ad un posto di controllo istituto a Borgetto. Il giovane  non solo investì i due carabinieri, un maresciallo e un appuntato, ma oltretutto scappò via. E solo dopo un inseguimento fu bloccato da altre pattuglie dei militari dell’Arma. È stato processato con il rito abbreviato, e il Gup del tribunale di Palermo, Cristina Lo Bue, gli ha inflitto 7 anni e 8 mesi di reclusione per tentato omicidio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. L’imputato si è addossato tutte le colpe di quanto accadde.

In macchina con l’investitore c’erano due passeggeri

Quel giorno In macchina con il 22enne c’erano altre due persone, che nell’immediatezza dei fatti furono arrestate insieme a lui. I due passeggeri, un 42 enne e un 54 enne interrogati in Procura, diedero entrambi la stessa versione. Si discolparono sostenendo che il giovane alla guida fece tutto di testa sua, non ascoltandoli quando gli hanno detto di fermarsi. In pratica hanno detto che non conoscevano le intenzioni di Faraone. L’imputato invece ha sostenuto che la sua non era stata una manovra ragionata, e che aveva fatto tutto d’impulso. Ha riferito che quando vide i due carabinieri intimare l’alt con la mitraglietta in vista ebbe paura. E d’istinto scappò via, travolgendo i due militari e anche la loro auto di servizio.

Oltre alla condanne anche il risarcimento danni

Allora l’episodio destò clamore in paese. Sia per la violenza, ma anche perché avvenuto in pieno giorno in una delle strade principali, via Porta Palermo. Di certo si è trattato di un atto grave che  Faraone ha pagato a caro prezzo. Per lui non è arrivata solo la condanna a 7 anni e 8 mesi. Infatti ai due carabinieri che si sono costituti parte civile, è stata anche riconosciuta una provvisionale quale risarcimento per i danni fisici subiti. Sedici mila euro per il carabiniere che venne preso in pieno e rimediò una frattura, altri 8 mila euro invece al collega che fu colpito di striscio ma con delle conseguenze di non poco conto per via di alcune lesioni ai legamenti.

Foto di repertorio

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