“Dopo tre anni non se l’aspettava”, il boss Auteri in arresto a Palermo: si indaga ora sui fiancheggiatori

Il blitz ha permesso di acquisire “materiale di grande rilevanza investigativa” in possesso del boss

Auteri

Si nascondeva in un appartamento in via Giuseppe Recupero, in zona Oreto, Giuseppe Auteri, il 48enne ritenuto attualmente al vertice del mandamento mafioso di Palermo Porta Nuova. “Vassoio” – così com’era soprannominato -era irreperibile dal settembre 2021 e inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi. Nell’ordinanza di custodia cautelare a suo carico si contestano i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

“Dopo tre anni non se l’aspettava”, il boss Auteri in arresto a Palermo

Non si sa esattamente da quanto tempo fosse nascosto in quell’immobile dall’aspetto fatiscente dove i militari hanno anche rinvenuto un revolver calibro 38 con matricola abrasa, 15 munizioni, circa 5mila euro in contanti e documenti che ora gli inquirenti vaglieranno ma che sono già stati definiti “importanti”.  

“Al momento dell’arresto non ha opposto resistenza”, ha spiegato il generale Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo. “Non ha detto nulla, non si aspettava dopo tre anni che era latitante di essere arrestato”, ha aggiunto.

Adesso l’attenzione è sul “materiale di grande rilevanza investigativa” acquisito nel blitz, che sarà analizzato dai militari del Reparto operativo e del Ros. In corso anche una serie di accertamenti per risalire agli eventuali fiancheggiatori che avrebbero consentito la latitanza di Auteri.

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