Dopo 66 anni i funerali per “Lucietta”, una bimba di 13 anni strangolata nel 1955

Riaperto il caso di “Lucietta” la 13enne strangolata durante un tentativo di violenza. I resti sono stati riesumati per un esame medico-legale e si potrà celebrare il rito funebre a suo tempo negatole

Dopo 66 anni ci sarà un minimo di pace per Lucia Mantione. Il 6 gennaio 1995 questa ragazzina di 13 anni, conosciuta come “Lucietta”, venne strangolata e uccisa durante un tentativo di violenza sessuale. La povera vittima si era ribellata all’aggressore e finì per morire soffocata dalle mani dell’aguzzino. Il suo corpo venne trovato dopo tre giorni di ricerche in un casolare a un chilometro da Montedoro, un paese di circa 1500 abitanti in provincia di Caltanissetta. Ma le vennero negati i funerali. Il parroco che c’era allora nel paese le negò i funerali, applicando rigidamente il principio che vieta il rito funebre nei casi di morte violenta.

CASO MAI CHIARITO, MA ADESSO SI TERRANNO I FUNERALI

“Lucietta” apparteneva ad una famiglia modesta. Il padre era minatore, e la ragazzina prestava servizio in famiglie più agiate. Da quando è stata uccisa in un giorno di gennaio, le circostanze della sua morte non sono state mai chiarite, e l’episodio che le è stato fatale da allora è rimasto avvolto in un alone di mistero. Ma il paese però non ha mai dimenticato quella tragedia e ha continuato a chiedere verità e rispetto per la bambina assassinata. Il caso è stato ora riaperto dalla Procura di Caltanissetta e i resti della piccola Mantione sono stati riesumati per un esame medico-legale e l’estrazione del Dna. Approfittando di questa occasione sono stati organizzati i funerali a suo tempo negati. Si terranno nel pomeriggio del 28 luglio, con la presenza della salma, nella parrocchia di Santa Maria del Rosario.