Disturbi alimentari, i neuropsichiatri lanciano l’allarme: “Esordio già dai 12 anni”

Sempre di più e sempre più giovani

I disturbi alimentari sono in crescita, anche per effetto della pandemia, ed il loro esordio è sempre più precoce, già a partire dai 12 anni di età. 

Un fenomeno che interessa soprattutto il sesso femminile e sul quale psicologi e psichiatri invitano a puntare l’attenzione in vista della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro questo tipo di disturbi, che si celebra il 15 marzo, sottolineando come oggi un aiuto inedito possa però venire dalla nuova realtà virtuale. 

In vista del 15 marzo – Giornata nazionale del Fiocchetto lilla dedicata ai Dca, la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, lancia l’allarme: “Negli anni più recenti abbiamo osservato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che” il problema “non riguarda più soltanto gli adolescenti, ma anche bambine e bambini in età prepuberale, con conseguenze più gravi sul corpo e sulla mente, sullo sviluppo in genere. L’identificazione e l’intervento tempestivo e multidisciplinare sono decisivi per una prognosi migliore”, afferma la presidente Sinpia Elisa Fazzi, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asst Spedali Civili e Università di Brescia.       

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