Denise Pipitone, nuovo dettaglio sulla vicenda: la botola mai analizzata

Nel corso della trasmissione “Mattino Cinque” è emerso un nuovo dettaglio sulla vicenda di Denise Pipirone, scomparsa diciassette anni fa a Mazara del Vallo

Denise

Una botola mai esaminata. Un nuovo dettaglio si aggiunge alla vicenda di Denise Pipitone, la piccola scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo. Fin dall’inizio delle indagini, ben diciassette anni fa, i sospetti si sono concentrati sulla ex moglie del papà di Denise, Anna Corona, e la figlia Jessica Pulizzi.

Tuttavia, stando a quanto emerso durante una puntata di “Mattino Cinque”, agli inquirenti sarebbe sfuggito qualcosa. Una botola, che conduce ad uno scantinato in casa della madre di Anna Corona, non sarebbe stata mai ispezionata in tutti questi anni.

“È una suggestione, una coincidenza incredibile”, ha commentato la conduttrice Federica Panicucci. Si tratta senza dubbio di elementi di cui è giusto discutere, ha precisato.

Intanto Milo Infante, conduttore di “Ore 14” su Rai 2, ha annunciato ieri importanti aggiornamenti. “Domani accadranno due cose importanti. La prima la saprete presto da Piera Maggio. Della seconda cosa posso solo anticiparvi che si tratta di un tassello fondamentale che va ad inserirsi in un mosaico sempre più chiaro. Chi deve parlare lo faccia subito perché qualcuno ha già iniziato”.

Denise Pipitone, la nota dei legali di Anna Corona e Jessica Pulizzi

Intanto, nel corso della trasmissione “Quarto Grado”, i legali di Anna Corona e Jessica Pulizzi sono intervenuti con una nota a tutela delle proprie assistite.

“La celebrazione di un lungo processo a carico di Jessica Pulizzi concluso dopo tre gradi di giudizio con sentenza irrevocabile di assoluzione e l’archiviazione del procedimento penale a carico della signora Corona Anna evidentemente non sono servite ad arrestare in alcune trasmissioni televisive l’odiosa campagna mediatica irrispettosa dei fatti e della verità”.

“Per le su spiegate ragioni – conclude il comunicato – le signore Anna Corona e Jessica Pulizzi rifiutano di sottoporsi e di essere sottoposte a giudizi sommari da parte degli improponibili tribunali del popolo allestiti presso gli studi televisivi, hanno conferito mandato di tutelare nelle opportune sedi i loro fondamentali diritti sistematicamente violati”.