‘Cucine da Incubo’ a Palermo, pesce mal conservato: multati quattro ristoranti

In due di queste attività sono stati anche trovati e sequestrati 15 bicchieri di polpa di ricci di mare

Gamberi, scampi, cappuccetti, polpo, spigole, orate e ancora altro pesce mal conservato e non tracciato a Palermo. Questo ciò che la guardia costiera ha rinvenuto nelle celle frigo di quattro ristoranti palermitani, in cui non tutto era conservato in buono stato e, soprattutto, non era accompagnato dalla necessaria documentazione sulla tracciabilità.

I quattro locali del capoluogo sono stati multati dai militari della capitaneria di porto al termine con sanzioni per 6 mila euro. Sequestrati 500 chili di prodotti ittici.

In due di queste attività sono stati anche trovati e sequestrati 15 bicchieri di polpa di ricci di mare. La guardia costiera ricorda, inoltre, che “dal primo maggio al 30 giugno vige il divieto di pescare, detenere, trasportare e commercializzare il riccio di mare. Tale periodo di fermo pesca biologico coincide con il periodo riproduttivo della specie ed è necessario per la sua salvaguardia”.

Tutto il prodotto sequestrato, dichiarato non idoneo al consumo umano dai medici veterinari dell’Asp, è stato affidato a una ditta specializzata e distrutto. E’ stato invece donato in beneficenza un tonno rosso da 270 chili anch’esso risultato privo di tracciabilità. I militari della guardia costiera e una pattuglia della polizia del commissariato di Mondello lo hanno trovato ieri nel vano di un furgone intercettato in viale Regione Siciliana nord ovest. Il pesce, giudicato idoneo al consumo umano, è stato portato al Banco alimentale regionale della Sicilia occidentale. 

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