Crescono in tutta Italia i pagamenti senza contanti, boom di transazioni a Brancaccio

L’adozione dei pagamenti senza contanti, in Italia, sta continuando a crescere in modo significativo e registrano un vero e proprio boom nel quartiere Brancaccio di Palermo (classificato al 5º posto). Nel corso del 2023, le transazioni digitali hanno registrato un aumento notevole del +35,5%. Allo stesso tempo, si è osservata una riduzione dell’8,1% nello scontrino medio cashless,che si attesta ora a 37 euro rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione indica una crescente inclinazione a utilizzare carte anche per importi minori.

Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Città Cashless di SumUp, che non solo ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nel 2023 nei diversi settori merceologici e nelle province, ma è anche arrivato nei quartieri di 10 città capoluogo di regione**, fra le principali città italiane, per stilare la classifica delle zone più cashless del Paese. In testa ci sono Cannaregio (+163,7%) e Marghera (158,2%) aVenezia, seguiti da Sempione/City Life (+124,4%) a Milano. Per lo scontrino medio più basso, invece, si distingue il quartiere Porto-Saragozza a Bologna (€18,4).

“Dall’Osservatorio Città Cashless emerge come i pagamenti digitali stiano diventando un’abitudine in tutta Italia – commenta Umberto Zola, Head of Multiproduct di SumUp -. Nel 2023 le transazioni senza contanti sono aumentate in tutte le province italiane, confermando la crescita non solo nei settori retail, horeca e turismo, ma anche tra artigiani e professionisti.  Proprio ai merchant che hanno un flusso di cassa rapido o necessitano di una soluzione completa per ordini e pagamenti sono rivolti alcuni dei più innovativi prodotti di SumUp, come il Conto Aziendale o SumUp Cassa Pro. In particolare, la crescita del cashless nei quartieri, centrali e periferici, delle principali città d’Italia conferma l’esigenza degli esercenti di vari settori di offrire ai propri clienti soluzioni rapide ed efficienti per rendere più smart i pagamenti e intercettare le nuove esigenze di una fetta di consumatori destinata a crescere sempre di più”.

C’è anche Palermo

I pagamenti digitali nei quartieri urbani Da Nord a Sud, l’Osservatorio Città Cashless di SumUp ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nei quartieri di 10 città capoluogo di regione. Dopo il podio – occupato da Cannaregio e Marghera a Venezia e da Sempione / CityLife a Milano – nella Top 10 dei quartieri in cui il cashless è maggiormente cresciuto nel 2023 compaiono Porto-Saragozza a Bologna (+118%), Brancaccio aPalermo (+108,4%) e di nuovo Milano, stavolta con Calvairate (+103,4%). A chiudere la Top 10 sono il quartiereGianicolense a Roma (+90,2%), Milano Bovisa / Cimitero Maggiore a Milano (+85,4%), Roma Tiburtina (+82,1%) e Venezia Mestre (+80,8%).

Scontrini medi più bassi

Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi d’Italia occorre andare a Bologna: i quartieri con il ticket inferiore sono Porto-Saragozza (€18,4), Bolognina (€20), Corticella (€20,5), Borgo Panigale (€20,8) e San Donato (€21,6).

Nelle altre città analizzate, a Bari è il quartiere Marconi la zona che registra il ticket medio cashless più basso (€23,1) e la crescita più rilevante delle transazioni cashless (+78,9%). A Cagliari è Is Mirrionis il quartiere dove aumentano di più i pagamenti elettronici (+46,7%) e dove lo scontrino medio digitale è più ridotto (€24,8). Borgata Lesna (+67,2%) è la zona più cashless di Torino (+67,2%), mentre lo scontrino medio più piccolo si emette a Borgata Vittoria e Madonna di Campagna (€23,4).

Le transazioni con carta a Firenze nel 2023 sono aumentate soprattutto nella zona di Cascine, Toselli, Redi, manifattura Tabacchi (+54,6%), mentre a Bellosguardo, Galluzzo, Porta Romana, via Senese è stato battuto lo scontrino medio più basso in città (€29,3). La zona di Napoli in cui si paga di più senza contanti è il Lungomare e il porto civile (+68,7%),mentre il ticket medio con il valore minore si trova in pieno Centro Storico, tra Quartieri Spagnoli e Montecalvario (25,6).

Province e settori più cashless

Le province e i settori più cashless Tornando ad analizzare, invece, le province in cui le transazioni sono aumentate di più rispetto al 2022, dopo Bolzano, Modena e Venezia, la classifica continua con Rieti (+52,3%), Rovigo (+52%), Piacenza (+50,9%), e Vercelli (+48,7%). Chiudono la Top 10 Gorizia (+48,6%), Terni (+48,4%) e Reggio Emilia (48,1%).Per quanto riguarda gli scontrini cashless più bassi, dopo il Sud Sardegna la classifica vede Oristano (€30,6), Bologna(€30,8), Genova (€31,6) e Lodi (€31,7).

Tra gli esercizi commerciali, accelerano a livello nazionale i negozi di cosmesi (+117%) e i fiorai (+108%), anche se la vera sorpresa del 2023 sono i professionisti: in particolare gli agenti immobiliari, primi per crescita di transazioni digitali con un +161,2%, gli avvocati, in terza posizione con un+153,2%. Si conferma invece la crescita costante del comparto retail, con +71,9% nei tabaccai, +37,8% nelleedicole, +34,2% negli alimentari, come anche dell’horeca, con un aumento delle transazioni in bar e club (+53%) e caffè e ristoranti (+41,5%), e nel turismo (+33,8%).