“Etciù! Aiuto ho il Covid”, gli esperti: “No panico, può essere allergia”

Basta uno starnuto, un colpetto di tosse, occhi che lacrimano e un senso di generale spossatezza per far scattare l’allarme. Ci aiutano a fare chiarezza il Prof. Antonio Cascio, Direttore Malattie Infettive del Policlinico e l’allergologa Dott.ssa Simona La Piana.

Sick woman with flu, cold, fever and cough sitting on couch at home. Ill person blowing nose and sneezing with tissue and handkerchief. Woolen socks and medicine. Infection in winter. Resting on sofa.

Abbiamo da poco superato la metà del mese di aprile, all’orizzonte la bella stagione s’intravede soltanto e, complice un meteo a dir poco instabile, assieme alle puntuali allergie di stagione fanno capolino le sindromi influenzali. Sarebbe tutto nella norma se non fosse che questo è il tempo del Covid-19. Basta uno starnuto, un colpetto di tosse, occhi che lacrimano e un senso di generale spossatezza per far scattare l’allarme. Non ne parliamo nemmeno se il termometro dovesse segnare una temperatura al di sopra dei 37 gradi. Ecco che allora, per tranquillizzare gli ipocondriaci cronici, ma anche quelli che rischiano di divenirlo a causa di questa oppressiva atmosfera indotta dalla pandemia, decidiamo di interrogare gli esperti del settore. Raggiunti da Palermo Live ci aiutano a fare chiarezza il Prof. Antonio Cascio, Direttore UOC Malattie Infettive Policlinico di Palermo e la Dott.ssa Simona La Piana, allergologa.

E’ chiaro che se una persona dovesse ravvisare una febbre alta è giusto che il tampone lo faccia– precisa il Prof. Cascio. Questo è fuori discussione. Però è corretto ricordare che non esiste soltanto il Covid ma altre patologie tipicamente stagionali. Genericamente parlando mi riferisco alle cosiddette sindromi influenzali che circolano sempre, anche se grazie all’uso delle mascherine si è notata una minore incidenza rispetto al passato. Ricordiamo anche le patologie che colpiscono il tubo gastroenterico, le cosiddette intossicazioni che possono anch’esse provocare la febbre. Questa è la stagione delle allergie, ragion per cui bisogna tenere presente che lo starnuto in sè non è sintomatico dell’infezione da coronavirus.”

Prof. Antonio Cascio Direttore UOC Malattie Infettive Policlinico di Palermo
Prof. Antonio Cascio Direttore UOC Malattie Infettive Policlinico di Palermo

FAI DATE MA…CON MODERAZIONE

Tutta una serie di segnali che, spesso, inducono le persone a ricorrere al fai da te. “Se lo stare male è associato al naso che cola o agli occhi che lacrimano in quanto allergici, ben venga l’antistaminico o lo spray nasale al cortisone. Qualora i sintomi sono invece quelli di una febbre alta è giusto fare il tampone. Se questo dovesse risultare positivo, prendere una tachipirina o un’aspirina può essere giusto, ma sempre sotto la supervisione del proprio medico di base”.

MASCHERINE POCO PROTETTIVE DA ALLERGIE STAGIONALI

In questo periodo, chi è solitamente affetto da allergie stagionali, conosce bene le sintomatologie alle quali va incontro, ovvero congestione nasale associata a prurito chiaramente al naso, alle orecchie, agli occhi che iniziano a lacrimare e starnuti a salve – precisa l’allergologa Simona La Piana. Il Covid di contro, ad esempio nel tratto rinofaringeo, puà dare maggiore ostruzione nasale e comunque sintomi più simili alla classica sindrome influenzale. Ricordiamo ancora che nelle allergie il malessere generale viene solitamente meno mentre la febbre è del tutto assente. Semmai, sarebbe da raccomandare agli allergici, spesso indolenti nel curarsi, l’importanza di seguire una terapia nella stragrande maggioranza dei casi utile ad annullare i suddetti sintomi. Chiaro che, anche gli allergici, in questo tempo di pandemia, dovranno attenzionare l’evoluzione della propria sintomatologia, così come fare un tampone qualora abbiano il dubbio di essere venuti a contatto con un positivo.”

Anche alla Dott. La Piana chiediamo se le mascherine proteggono, in questo caso, dai pollini aerei causa delle allergie stagionali. “Si ma in una percentuale molto bassa, calcolabile intorno al 10%. Bisogna considerare che basta aprire una finestra anche ai piani alti per esporsi ai pollini che viaggiano a migliaia di chilometri. In più il polline, così come avvenuto in queste giornate di sole e pioggia, si frammenta riempiendo ancora di più l’aria, ragion per cui non sempre le mascherine riescono a proteggerci, anche perchè ad essere del tutto esposti sono gli occhi.”