Coppia italiana investita sulle strisce a New York, erano in viaggio di nozze: lei è grave

Una 29enne è passata con il rosso e ha investito sette persone, fra cui la coppia di sposini italiani in vacanza a New York.

coppia

A New York un’auto ha travolto sette pedoni che stavano attraversando sulle strisce pedonali all’incrocio tra la 36esima Strada e la Sesta Avenue, a Midtown, Manhattan. I sette investiti hanno un’età compresa tra i 24 e i 61 anni e tra loro c’è anche una coppia di Piacenza. Si tratta di Matteo Maria Maj, graphic designer di 51 anni, e Giulia Gardani, istruttrice federale di tennis di 34 anni. La Gardani è rimasta ferita in modo grave.

Coppia di sposini investiti a New York

I due, stando al racconto di Monica Maj, sorella di Matteo, si trovavano a New York come ultima tappa di un viaggio di nozze che li aveva portati anche a Chicago e a Boston.

Matteo Maj è stato operato per un trauma facciale e nelle prossime ore finirà ancora sotto i ferri per un intervento a tibia e perone. Mentre Giulia Gardani, arrivata al pronto soccorso in gravi condizioni, ha subìto un lungo intervento di cinque ore per una lesione alle vertebre cervicali.

La conducente dell’auto non si è fermata

La donna di 29 anni, che avrebbe travolto le sette persone dopo essere passata con il semaforo rosso, è stata arrestata dalla polizia nel Queens. Dopo l’incidente, stando a fonti locali, non si era fermata ma era scappata schiantandosi contro un’altra vettura sulla Long Island Expressway.  La polizia di New York ha reso noto che era alla guida di una Honda Accord con targa del New Jersey e che verrà sottoposta a perizia psichiatrica.

Nei paraggi dell’incidente era presente una troupe e il regista, intervenuto tra i primi, ha detto: “Quando ho visto tante persone insanguinate a terra, ho pensato che ci fosse una sparatoria. Nel nostro team c’era un medico, grazie a Dio, ed ha prestato i primi soccorsi. Ha fatto il triage fino all’arrivo dei medici”. Un portavoce della polizia di New York ha dichiarato che al momento si esclude che l’incidente sia stato intenzionale o che sia legato a un’azione terroristica.

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