Concorso forestale, primo il figlio di un ex dirigente: ha risposto bene anche a una domanda sbagliata

La stessa commissione d’esame del concorso ha ammesso la presenza di un quesito con alternative di risposte errate

forestali

Al concorso per fare l’agente forestale in Sicilia hanno partecipato circa 20mila ragazzi tra i 18 e i 30 anni, scaglionati dal 24 al 27 ottobre nelle sedi di Catania e Siracusa. Per i 46 vincitori è prevista l’assunzione a tempo pieno e indeterminato come agenti del corpo forestale di categoria B e di posizione economica B1. Dopo lo svolgimento del concorso, da diversi giorni circola una graduatoria, comunque non ancora pubblicata ufficialmente, che vede tra gli oltre 600 partecipanti  giudicati idonei, come primo classificato con il massimo punteggio Alessio Maria Salerno, figlio di Giovanni Salerno, dirigente del Corpo Forestale regionale fino a febbraio 2023. A riportare la notizia è l’edizione palermitana di Repubblica. Sorprende anche il punteggio finale del candidato, che ha indovinato 60 risposte su 60, classificandosi primo in graduatoria con il punteggio di 30.

Ricorsi pronti per una domanda sbagliata

Questo nonostante in molti stiano preparando i ricorsi, in quanto una delle 60 domande era sbagliata. A confermarlo è la stessa commissione d’esame con una comunicazione mandata a tutti i candidati: “La commissione d’esame ha riscontrato nella prova somministrata nella sessione delle ore 15 del 24 ottobre 2023 del concorso in oggetto la presenza di un quesito avente alternative di risposte errate”.

Il riferimento è alla domanda in cui si chiedeva il numero di deputati presenti all’Assemblea regionale siciliana. Le risposte possibili erano: 60, 120 o 90 deputati. La risposta esatta invece era 70, numero dei deputati previsti a seguito della legge costituzionale 7 febbraio 2013 che ha ridotto il numero dei componenti regionali.

Alcuni hanno dato la risposta giusta, non indicata nelle tre opzioni

Eppure sembrerebbe che alcuni dei candidati, compreso Alessio Maria Salerno, abbiano risposto indicando la risposta giusta, ma  ‘sbagliata’ tenendo conto delle tre opzioni indicate. Per questo il segretario regionale generale per la funzione pubblica della Cgil Sicilia Gaetano Agliozzo ha dichiarato a Repubblica: “Attendiamo che vengano predisposti degli accertamenti, sicuramente un concorso pubblico dovrebbe essere trasparente e non agevolare e privilegiare nessuno. O qualcosa non ha funzionato o evidentemente il candidato in questione era il più bravo di tutti”.

Anche il capogruppo del M5s all’Ars Antonio De Luca e il referente regionale M5s Nuccio Di Paola sono intervenuti sull’accaduto: “Sul recente concorso per agenti del Corpo forestale ci sono alcune cose da chiarire. Va spazzato ogni dubbio sulla regolarità delle prove, ne va dell’immagine della Sicilia e della fiducia dei giovani nella pubblica amministrazione. Per questo chiederemo immediatamente un’audizione urgentissima in quarta commissione dell’Ars alla presenza dell’assessore all’Ambiente e dei dirigenti del Corpo forestale. Inoltre – hanno dettò i due esponenti Cinquestelle -, la graduatoria, ancora provvisoria, è già circolata su Whatsapp. Una cosa inaccettabile. Qualcuno ci dovrà spiegare come sia potuta accadere questa cosa gravissima, che getta una grossa ombra sul concorso”.

CONTINUA A LEGGERE

 

Omicidio nel cuore di Palermo, 41enne ucciso a colpi d’arma da fuoco