Concerto Geolier, la Comunità Cantieri Culturali alla Zisa si dissocia: “Non siamo tra gli organizzatori”

Geolier

Ancora polemiche per il concerto di Geolier, annullato ieri sera presso i Cantieri Culturali della Zisa dopo che alcuni fan sono saliti sul palco. La Comunità Cantieri Culturali alla Zisa, associazione che raccoglie buona parte delle realtà che animano e investono ogni giorno sull’area, tiene a precisare che non è tra gli organizzatori dei concerti che si svolgono al Parcheggio. Compreso, dunque, quello di ieri sera del cantante campano.

La nota della Comunità dei Cantieri Culturali alla Zisa

“È bastato il primo dei concerti del Green Pop Festival previsti nell’Area Parcheggio dei Cantieri Culturali alla Zisa per gettare alle ortiche anni e anni di costruzione di un’identità culturale, accogliente, multidisciplinare e attenta alle esigenze della comunità, che tutta Italia ci invidia per l’enorme ricchezza di opportunità che esprime.

Da settimane i concessionari degli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa chiedono un confronto con l’Amministrazione Comunale proprio sul tema dei mega concerti previsti nella zona del Parcheggio, già noti prima che il bando pubblico lo mettesse a disposizione, senza alcuna risposta ufficiale.

Ci troviamo, nostro malgrado, oggi a commentare quanto accaduto ieri sera durante il concerto, interrotto dopo 40 minuti perché sono saltate le più normali misure di sicurezza: come è noto diverse persone hanno fatto irruzione sul palco impedendo all’artista di proseguire, mentre già erano stati sfondati, con grande facilita, ̀ entrambi gli ingressi permettendo a molti di entrare senza pagare.

Insomma, chi era presente si è reso conto chiaramente come a un certo punto si stesse sin troppo sfidando la sorte. E per fortuna non è successo nulla di irreparabile. Per fortuna, solo per quella.

Non ci vogliamo addentrare in analisi socio-culturali sui motivi che hanno spinto questi ragazzi a comportarsi in questo modo, né vogliamo individuare le responsabilità lasciando queste agli organi competenti in materia, sperando che se ne risponda a tutti livelli, amministrativi e politici, ma se il buongiorno si vede dal mattino, non c’é nulla di cui ben sperare.

L’Area dei Cantieri Culturali alla Zisa è un’area che merita rispetto e una valutazione culturale strategica e i fatti di ieri dimostrano che non è adatta a ospitare concerti di questo genere (oltre 10.000 persone per un sold out annunciato da settimane): non lo è fisicamente, non lo è culturalmente. È lapalissiano come ci siano stati dei difetti nell’organizzazione e si sia derogato, evidentemente, alle necessarie misure di sicurezza in termini di personale addetto, di transennamenti adeguati. Non manca certo agli organizzatori della Puntoeacapo, responsabile della rassegna, l’esperienza pluriennale nell’organizzazione di grandi eventi musicali, non manca al Comune di Palermo il senso di responsabilità adeguato nel tutelare la sicurezza dei cittadini e non si diventa dall’oggi al domani inesperti o irresponsabili: quindi crediamo sia necessario analizzare quanto accaduto su un altro piano, legato maggiormente all’opportunità e agli interessi economici diretti e indiretti che sono in campo.

Stamattina ci ritroviamo a rispondere alle legittime lamentele di centinaia di cittadini delusi e amareggiati (per usare un eufemismo) i quali, gettando discredito verso un generico Cantieri Culturali alla Zisa, stanno creando un danno di immagine enorme verso le decine di organizzazioni e centinaia di persone che quotidianamente ci operano e hanno contribuito massicciamente a realizzare l’immagine nazionale e internazionale di cui gode l’Area. Chiediamo al Sindaco Lagalla e a tutta la Giunta Comunale, in particolare modo all’Assessore Giampiero Cannella e all’Assessore Maurizio Carta, la convocazione urgente di un tavolo strategico sui Cantieri Culturali per costruire una visione condivisa dell’Area”.

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