Gelarda: Comune parte civile nel processo a Salvini, ma non contro la mafia

Salvini e la vicenda Open Arms. il primo cittadino: questa è la città dei diritti e del diritto. La replica: perché non si è presentato in Cupola 2.0?

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Sabato mattina si è aperto il procedimento nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. È accusato del sequestro della nave della Ong Open Arms, e di avere impedito per sei giorni l’attracco a Lampedusa del natante spagnolo, che aveva soccorso e salvato 147 migranti nell’agosto del 2019. Il Comune di Palermo sarà una delle 18 parti civili fino ad adesso ammesse. Come si può leggere nel Giornale di Sicilia. ci saranno anche 7 migranti, Asgi, Arci, Ciss, Legambiente, Giuristi democratici, Cittadinanza attiva, Open Arms, Mediterranea eAccoglieRete. Oltre a Oscar Camps, comandante della nave ed Ana Isabel Montes Mier, capo missione della nave Ong.

«IL COMUNE ASSENTE IN PROCESSI CONTRO LA MAFIA»

Il sindaco Orlando ha spiegato la decisione del Comune scrivendo su Facebook: «Un modo per ribadire che questa è la città dei diritti e del Diritto». Igor Gelarda, capogruppo in Consiglio comunale della Lega, e vicino a Salvini, ha subito attaccato il primo cittadino dichiarando: «Se la costituzione di parte civile è uno strumento, legittimo, da parte di Orlando, come mai il Comune non si è mai costituito in quello che è stato il più importante processo contro la mafia degli ultimi anni? Per il processo Cupola 2.0, grazie al quale gli inquirenti hanno evitato che si ricostituisse la commissione provinciale di Cosa nostra, il Comune non risulta tra le parti civili, non ha mai fatto richiesta di essere inserito tra gli enti danneggiati. Diversamente da come hanno fatto Villabate, Misilmeri e Ficarazzi».

«I PALERMITANI DOVREBBERO CHIEDERE I DANNI A ORLANDO»

Anche l’europarlamentare siciliana del Carroccio Annalisa Tardino ha qualcosa da dire al sindaco Orlando, riferendosi alla posizione del Comune nel processo contro Salvini. «Siamo all’ottavo anno consecutivo dell’amministrazione Orlando ─ ha detto la Tardino ─, e la città altro che primavera, vive nel più cupo degli inverni. Allietato ora da belle parole sparate sui social dal suo sindaco, sempre attento a ergersi a paladino delle solite cause. Meno per la gestione della sua città. Altro che danni a Salvini, sono i palermitani che dovrebbero chiedere il risarcimento a Orlando. Per i danni provocati dalla sua sindacatura, visto che dedica più tempo a vicende politiche, del tutto strumentali, anziché occuparsi dei – tanti – problemi della città».