Sparano dall’auto con una carabina, cinque ragazzi annoiati seminano il panico in strada: sette feriti

Colpi esplosi ad altezza uomo. Sette le persone rimaste ferite. Due maggiorenni sono stati arrestati, tra cui quello che era alla guida

mafia

In una notte di noia e follia, cinque ragazzi in cerca di emozioni forti hanno ferito sette persone nell’arco di un’ora. Hanno sparato con una carabina ad aria compressa da un’auto in corsa a Terracina e la situazione è stata segnalata da alcune telefonate arrivate alla centrale operativa dei carabinieri. Diverse persone colpite sono rimaste ferite, riportando importanti lesioni. Un’autoradio si è messa subito alla ricerca dei responsabili e, dopo circa un’ora, in seguito all’ennesima segnalazione di colpi di arma arrivata anche da San Felice Circeo, è riuscita a intercettare e bloccare il veicolo, una Mercedes classe B.

A bordo c’erano cinque giovani, uno dei quali è però riuscito a darsi alla fuga. Il controllo delle persone e la perquisizione dell’auto ha consentito di trovare e sequestrare la carabina ad aria compressa utilizzata poco prima. Presenti anche un coltello multiuso, diversi proiettili in metallo e due grammi di cocaina.

Sette feriti, fra cui una guardia giurata

I carabinieri hanno ricostruito la scorribanda e individuato ben sette vittime, tra cui una guardia giurata in servizio. Tutte hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i 7 e i 10 giorni. I colpi sono stati sparati per la maggior parte ad altezza uomo, spalle, collo, orecchie.

La gravità dei fatti ha portato all’arresto di due maggiorenni, tra cui un ventunenne residente ad Alatri (Frosinone) che era alla guida dell’auto. Due ragazzi minorenni sono stati denunciati in stato di libertà, un terzo minore è riuscito a scappare. Nei confronti degli autori della folle scorribanda si procede per i reati di violenza e lesioni aggravate a incaricato di un pubblico servizio, lesioni aggravate e futili mediante l’utilizzo di armi. Per i due soggetti arrestati sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

CONTINUA A LEGGERE