Cimitero dei Rotoli, è ancora emergenza: quasi 1250 le bare a deposito

Dentro i cancelli del cimitero palermitano qualcosa si muove sul fronte del campo d’inumazione. La situazione resta tuttavia critica: “Viviamo ormai una disfunzione cronica”, spiega l’assessore Orlando

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È un emergenza mai sopita quella del Cimitero dei Rotoli di Palermo, ormai tristemente famoso per l’elevato numero di salme a deposito, in attesa di degna sepoltura. Un quadro che si protrae nel tempo da anni e che Palermo Live ha più volte documentato dando voce anche ai drammatici disagi vissuti dai cittadini.

Al momento sarebbero quasi 1250 le bare a deposito al Cimitero dei Rotoli. A divulgare i numeri è il consigliere del M5S Antonino Randazzo. “A luglio 2022 a pochi giorni dall’insediamento del Sindaco Lagalla erano circa 1180”, sottolinea in un post su Facebook. “Di questi circa 250 in attesa da oltre due anni. Il forno crematorio ancora guasto dopo 32 mesi. L’emergenza dei Cimiteri di Palermo resta grave ed irrisolta. L’amministrazione Comunale utilizzi i 12,5 milioni dei Fondi Cipe per finanziare gli ampliamenti dei cimiteri di Santa Maria di Gesù e dei Rotoli”.

Cimitero dei Rotoli, la “più grave ferita” nel cuore di Palermo

In occasione della Commemorazione dei defunti del 2 novembre, il sindaco Roberto Lagalla aveva fatto il punto sulla situazione. In quei giorni si era proceduto a una serie di interventi di pulizia e manutenzione del camposanto, data l’affluenza di cittadini prevista. 

Il percorso sarà lungo e complesso perché la situazione presa in mano da questa amministrazione era drammatica – aveva dichiarato il primo cittadino -. Quella del cimitero è certamente la più grave ferita della città, ma stiamo lavorando incessantemente per dare degna sepoltura ai morti che attendono da troppo tempo e offrire le dovute risposte ai familiari, mortificati da una lunga e ingiusta attesa”. 

Allora si era parlato di 1.166 salme a deposito e 90 sepolture effettuate negli ultimi due mesi. Si accennava poi ai lavori lungo i viali del cimitero di Vergine Maria per la sistemazione di loculi ipogei e al ripristino dei campi di inumazione da tempo abbandonati, funzionale al recupero di nuovi posti per le sepolture. Infine, gli oltre 300 loculi da posizionare lungo alcuni viali del camposanto.

“Una disfunzione cronica”

Proprio sul fronte del campo di inumazione si sta muovendo qualcosa. La parte alta del cimitero vedeva infatti da anni l’interdizione dell’area per via del pericolo di caduta massi, che aveva richiesto anche l’installazione di una rete al fine di impedire la caduta sui campi d’inumazione. Per la struttura è ora arrivato il collaudo, atto che sblocca la situazione e che, di fatto, permette di intervenire sui campi di inumazione.

“Per ora solo con la manodopera, senza manufatti, perché per costruirli dobbiamo aspettare la declassazione del rischio da 4 a 3 e ci vuole un anno. Però senza opere infrastrutturali sui campi di inumazione si può intervenire. Possiamo estumulare e inumare”. Così spiega a Palermo Live l’assessore al ramo, Salvatore Orlando.

Un piccolo passo in avanti che si inserisce chiaramente all’interno di un quadro di criticità estrema. “Prosegue il lavoro, l’emergenza viene da lontano – commenta l’assessore -. Noi abbiamo messo in campo una serie di misure che piano piano cominciano a dare i frutti. Viviamo ormai non più un’emergenza ma una disfunzione cronica. Stiamo però mettendo in campo una serie di misure che porteranno, speriamo in tempi non lunghissimi, alla soluzione”.

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