Scuola, ritorno tra i banchi salato per le famiglie italiane: fino a 1.300 euro a studente

Gli studenti italiani tornano a scuola e le famiglie fanno i conti con i rincari: ecco i dati e le stime del Codacons

scuole dell'infanzia

Gli studenti italiani tornano a scuola. Si parte oggi, 12 settembre, con Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Piemonte, Veneto e Lombardia. Domani toccherà alla Campania, mentre il giorno successivo sarà la volta di Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria. A seguire, il 15 settembre, Emilia Romagna, Lazio e Toscana, fino ad arrivare alla data del 19 settembre quando torneranno fra i banchi gli studenti di Sicilia e Valle d’Aosta.

Oltre alle consuete emozioni che il ritorno a scuola sempre suscita, quest’anno le famiglie italiane dovranno fare i conti con i rincari. A dirlo è il Codacons che spiega che l’aumento prezzi del materiale scolastico è pari al 7%. All’origine del fenomeno, ancora una volta, i maggiori costi di produzione legati al caro-energia e la crisi delle materie prime.

RINCARI, A PESARE SULLE FAMIGLIE ANCHE IL CARO SCUOLA

I dati affermano che i maggiori rincari riguardano la carta. Una risma A4 potrebbe arrivare a costare tra il 10% e il 30% in più. Rincari attesi anche su penne, matite e gomme: tra il 5% e l’8%.

Il Codacons stima che, con soli prodotti di marca, la spesa per il corredo scolastico per l’intero anno ammonterebbe fino a 588 euro a studente. A ciò si devono poi aggiungere le spese per i libri e il materiale tecnico. La tendenza è quella di un aumento della spesa in linea con l’aumento del grado scolastico. 

Per i libri naturalmente bisognerà tenere in considerazione la scuola e il grado di istruzione. In generale, la spesa rientra tra i 300 e i 600 euro l’anno a studente. E poi compassi, materiale tecnico, dizionari: ciò può far arrivare la spesa fino a 1.300 euro a studente.

Ovviamente i prezzi salgono se si sceglie lo zaino firmato dall’influencer di turno o il materiale prodotto dalle varie squadre di calcio. Per risparmiare sono sempre di più le famiglie che ricorrono all’usato, per i libri, o ai mercatini.

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