Cane legato a una boa muore con un cappio al collo, l’appello: “Chi sa parli”

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha denunciato l’accaduto e chiede la collaborazione di chiunque possa essere in possesso di informazioni utili per risalire agli autori del gesto

cane

È un accorato appello quello che affidano ai social network i volontari di LNDC Animal Protection, intenzionati a risalire all’autore della brutale uccisione di un cane in provincia di Matera. L’animale è stato legato ad una boa in mare ed è così annegato. La presenza di un secondo laccio fa, inoltre, ipotizzare che anche un altro cane abbia fatto la stessa fine. 

Cane legato a una boa, l’appello

“Un cane è annegato in mare – si legge nel post condiviso sulla pagina Facebook della Lega Nazionale per la Difesa del Cane -. In provincia di Matera un cane è stato legato a una boa in mare attorno a un cappio e non potendo muoversi per lui non ci sono state speranze: è morto. Era senza microchip e probabilmente di razza setter, cane storicamente vicino ai cacciatori. E non è finita qui, la Capitaneria di porto ha trovato sempre sulla stessa boa un secondo laccio, probabilmente collegato ad un altro cane di cui però non c’è traccia”.

“Noi di LNDC Animal Protection non abbiamo perso tempo denunciando immediatamente l’accaduto, ma il colpevole di questa orribile e terrificante morte non ha ancora un volto e un nome! Vi chiediamo aiuto, chiunque possa fornire qualsiasi informazione può scrivere al nostro sportello legale: 📩 avvocato@legadelcane.org. Noi vogliamo giustizia – concludono i volontari – perché un crimine del genere non può e non deve rimanere impunito!”.

 

Foto del Canile di Policoro ANTA Onlus

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