Canale Boccadifalco tra vegetazione selvaggia, topi e degrado: i residenti chiedono intervento – VIDEO

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Sit-in lunedì pomeriggio di alcuni cittadini per protestare contro la mancata manutenzione del canale Boccadifalco a Palermo dove la vegetazione cresce in maniera selvaggia e senza nessuna cura, creando rischi idrogeologici importanti ai residenti. Uno di loro, Pippo Zerno, racconta che la paura è tanta quando piove: “In via Umberto Maddalena, dove sfocia il canalone, con la pioggia scende l’acqua che si porta con sé rifiuti e porta a salire per strada 30 topi. Noi abbiamo paura”.

Il sindaco Lagalla deve capire che Boccadifalco è anche Palermo, quindi chiediamo una pulizia del canalone“, tuona un’altra residente. A promuovere il sit-in odierno Luca Baglione dell’Associazione “Insieme per Boccadifalco: “Il pericolo c’è, la problematica è seria e riguarda tutta Boccadifalco – ha dichiarato -. Il canale è chiuso dalla vegetazione, speriamo si possa risolvere al più presto la situazione”. Si avvicina l’arrivo delle piogge ed è necessario correre subito ai ripari: “Con un temporale fortissimo Boccadifalco rischia di finire a piazza Indipendenza”, ha sottolineato un altro residente.

Alla manifestazione erano presenti il consigliere comunale capogruppo del Movimento Cinque Stelle Antonino Randazzo e il deputato regionale Adriano Varrica. “Siamo in una zona dove il rischio idrogeologico è importante – ha affermato Randazzo – il lavoro più urgente è quello della pulizia dei detriti. C’era anche un altro progetto che riguardava la zona abitata di Boccadifalco, in particolare la via Depineto, un intervento già finanziato ma la gara è andata deserta e non si hanno notizie dei fondi, se li abbiamo persi o meno. Parliamo della parte più difficile, perché la strada è in realtà la copertura del canale e i rischi sono importanti”.

Ci sono dei progetti in ballo che al momento sono in standby: “Realizzazione di un prolungamento del canale di Boccadifalco e un prolungamento del vallone di San Martino delle Scale. Un progetto non finanziato, da 15 milioni milioni. Noi chiediamo che la Regione prenda in mano la situazione. L’area di Boccadifalco, del vallone San Martino e di quello Paradiso e del canale Luparello che sfocia poi su Passo di Rigano vanno verificate perché possono avere influenza sulla città. La manutenzione interna dei canali è di competenza della Regione, ma per interventi del genere è necessario che sia coordinato tra Comune e Regione”.

VIDEO – Canale di Boccadifalco nel degrado, le testimonianze dei residenti 

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