Campo all’Arenella intitolato a Claudio Domino, La Vardera: “Detto fatto”

La famiglia Domino: “Ai giovani serve cultura alla legalità”

Questa mattina il vicepresidente vicario della commissione Antimafia all’Ars Ismaele La Vardera, assieme alla consigliera Giulia Argiroffi, l’imprenditore Giuseppe Piraino e alla famiglia Domino ha depositato una targa intitolata al piccolo Claudio Domino, ucciso per mano mafiosa a soli 11 anni, in modo provocatorio all’ingresso del campo intitolato ai Lo Cicero nella zona di Vergine Maria.

Le dichiarazioni di La Vardera

“L’avevo detto e l’ho fatto. Con me anche la consigliera Giulia Argiroffi, l’imprenditore palermitano che ha denunciato il racket Giuseppe Piraino e i genitori di Claudio Domino, bimbo che a soli 11 anni è stato ucciso dalla mafia. Ho sollecitato il Comune mesi fa e l’ho ribadito a Lagalla in commissione antimafia, ma nulla è cambiato. Così ho deciso di farlo io, in modo ufficioso e provocatorio nella speranza che il sindaco si dia una svegliata. Perché Claudio Domino? Perché purtroppo è una delle giovanissime vittime per mano mafiosa. Un campo sportivo è anche luogo di aggregazione, un posto dove i piccoli vanno spesso a giocare e fare sport. Noi questa mattina la nostra parte l’abbiamo fatta, ora vedremo se il primo cittadino continuerà a voltarsi dall’altra parte. Palermo può cambiare. Palermo deve cambiare”.

“L’iniziativa di oggi – spiega la famiglia Domino – è un volano per i giovani che vanno istruiti alla legalità. La morte di nostro figlio è la prova che la mafia non ha mai avuto un codice d’onore e che non ha mai fatto distinzione fra adulti e bambini. Siamo sicuri che questa provocazione venga presa sul serio dal sindaco e che presto faccia l’inaugurazione ufficiale”.

“Con Ismaele – dice Giuseppe Piraino, imprenditore coraggio e responsabile Antiracket di Sud chiama nord – abbiamo parlato di questa vicenda e non potevo far altro che assecondare la sua scelta. Lo sport è un grande strumento se utilizzato per insegnare ai giovani il rispetto delle regole. Per questo partire dal titolo di un campo significa riportare la legalità in quei quartieri che ancora per onorare i boss della zona li ricordano con le intitolazioni. Sorprende come il Comune di Palermo, non abbiamo mosso neanche solo un passo dopo che La Vardera ha sollevato il problema”.

La consigliera Argiroffi

“Sono felice – conclude la consigliera Oso Giulia Argiroffi – che tanti bambini e ragazzi da oggi giocheranno in un campo dedicato a chi ha sacrificato la propria vita. Oggi abbiamo deciso di fare la differenza perché dove sindaco e giunta hanno preferito prendere tempo o girarsi dall’altro lato, io ho deciso di metterci la faccia e di prendere una posizione netta. La legalità in una città come la nostra non può avere zone d’ombra e questo campo sportivo, che inoltre vive nell’abusivismo, è una vera e propria zona buia della città”.