VIDEO| Tra camion e spazzatura, via Montepellegrino è un eterno cantiere

L’intervista al presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara

via montepellegrino

I problemi per i residenti e i commercianti di via Montepellegrino e zone limitrofe sembrano non avere mai fine. Ai lavori di manutenzione iniziati lo scorso ottobre e mai conclusi, infatti, si aggiungono anche altre problematiche legate in particolare a posteggi auto e viabilità. Il tutto con l’immancabile “contorno” di discariche abusive, strade dissestate e strisce pedonali quasi invisibili.

Ad un mese e mezzo dall’ultima nostra visita nella zona la situazione è identica, se non peggiorata. Lo scorso 5 maggio, infatti, il segretario regionale Lega Alessandro Anello si era fatto portavoce di indicazioni sui tempi di fine lavori che non hanno poi trovato riscontro nei fatti. Le condizioni di disagio in cui lavorano i commercianti della zona permangono, così come l’odore nauseabondo con cui sono costretti a convivere quotidianamente da mesi.

“LO SCARO” DELLA DISCORDIA

In questo contesto anche le problematiche preesistenti divengono sempre più grandi, soprattutto in presenza di misure anti-pandemiche non più riconsiderate. Come il divieto di sosta in prossimità del mercato ortofrutticolo, che finisce per congestionare inevitabilmente il lato opposto della strada. I camion in sosta fin dal tardo pomeriggio, in attesa dell’apertura notturna dello “scaro”, si aggiungono in seconda fila alle auto posteggiate. Il risultato è un ulteriore restringimento di carreggiata, in una strada dove già la viabilità è compromessa, oltre alla difficoltà a trovare parcheggio o uscire dal posto in cui già ci si trova.

Come fa notare ai nostri microfoni il presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara, con l’ingresso della Sicilia in zona bianca sarebbe probabilmente il caso di rivedere il provvedimento assunto in tempi “più duri”. Così facendo, in concomitanza alla possibilità di ultimare i lavori entro l’estate, via Montepellegrino potrebbe tornare a respirare. Per il momento, quello che dovrebbe essere un importante crocevia della città di Palermo da l’idea di essere diventato un eterno cantiere colmo di sofferenze ed incertezza.

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