Calenda si infuria a Palermo: “Cuffaro controlla 200mila voti alle Europee? Me ne f**to”| VIDEO

Scontro a distanza tra Carlo Calenda e Totò Cuffaro, rinato con la nuova DC. Il capo di Azione ha dichiarato come non trova consono che Cuffaro si presenti con una lista alle Europee. Da lì, durante la presentazione del suo libro a Palermo, è partito un’invettiva verso l’ex governatore della Sicilia.

“Il caso di Cuffaro non è il caso di uno che forse ha fatto, è il caso di uno che è stato condannato in via definitiva per favoreggiamento dei mafiosi. Una persona del genere non dovrebbe avere a la faccia di presentarsi in pubblico per il resto dei suoi giorni”, afferma Calenda durante la presentazione del suo libro a Palermo.

“Uno che torna e dice, sì guarda io ho favorito i mafiosi, ma adesso ho 140mila voti. E tieniteli – dice alzandosi in piedi – Duecentomila… me ne fotto – continua Calenda -. In nessun Paese civile, in nessun posto come la Sicilia che ha avuto i morti che ha avuto, uno oserebbe dire ho 140mila voti. Tu non hai niente. Perché i voti sono liberi e non ti devi permettere, per dignità dei siciliani, di dire che controlli 200mila voti…non controlli un beato nulla, perché i voti sono dei cittadini”.

La replica di Cuffaro

Imminente la risposta di Totò Cuffaro: “Ciò che sembra esistere davvero è un disprezzo, assai poco democratico, verso il legittimo percorso di una comunità politica idealmente orientata, che in questi anni ha mobilitato la vivacità e l’impegno di tanti giovani e tante donne. Un disprezzo che appare mosso dall’evidente obiettivo di usare queste critiche per liquidare conti interni alle proprie formazioni politiche o ridefinirne assetti e leadership.

“Occorre ricordare che a tutto questo in democrazia pensano gli elettori, con il libero e responsabile esercizio del diritto di voto- continua Cuffaro- E di questo la Democrazia cristiana è pienamente consapevole e totalmente rispettosa. So cosa sono le difficoltà e la sofferenza, le ho vissute chiuso in una cella, mi hanno suscitato coraggio e speranza. So che dobbiamo andare avanti – conclude – e ho la consapevolezza di farlo insieme a tanti amici, nonché la serenità di poterli rassicurare che in questa competizione per le Europee ci saremo”.