Calci, pugni e forchetta in testa per avere i soldi del reddito inclusione

antidroga

Calci e pugni per farsi consegnare il denaro. E le minacce di morte se avessero provato a denunciarli. Fine di un incubo per una coppia dell’agrigentino. I carabinieri di Licata, col supporto dello squadrone eliportato cacciatori Sicilia e di quelli del nucleo cinofili di Palermo, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Agrigento su richiesta della locale Procura, a carico dei presunti membri del branco: sono cinque persone, due 21enni, un 18enne e due 22enni, accusati a vario titolo di estorsione aggravata, tentata estorsione, lesioni personali, violenza privata in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In tre diversi episodi, gli indagati a vario titolo, la scorsa settimana, per estorcere una somma tra 500 e 1.000 euro hanno aggredito in casa a calci e pugni una donna e un uomo, ferendo quest’ultimo alla testa con una forchetta, per poi farsi consegnare la carta di inclusione da cui hanno prelevato il denaro. Gli aggressori hanno minacciato di morte le vittime nel caso avessero denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.