Batterie al litio nei cassonetti, si rischia l’incendio dell’autocompattatore: “Non si gioca con la vita della gente”

Analogo episodio due giorni fa a Brancaccio, in via Pecoraino: tra i rifiuti erano state trovate delle batterie al litio che erano esplose causando, anche in quel caso, un principio d’incendio.

“Ancora una volta siamo riusciti a evitare il peggio grazie alla prontezza di riflessi dei dipendenti RAP, ma non si può giocare così con la vita delle persone”. È duro il commento del presidente Giuseppe Todaro davanti all’ennesimo episodio che ha coinvolto operai e mezzi aziendali. Stamattina, infatti, a causa della presenza di batterie al litio scaricate illecitamente all’interno di alcuni cassonetti, un compattatore della partecipata ha rischiato di andare a fuoco.

Batterie al litio nei cassonetti, principio di incendio all’autocompattatore RAP

È successo, intorno alle 7, durante le attività di raccolta in via Indovina/ angolo via Li Bassi, al Villaggio Santa Rosalia. L’autista e l’operaio addetto alla raccolta hanno visto fuoriuscire del fumo dall’interno del mezzo e tempestivamente hanno provveduto a scaricare i rifiuti su strada per evitare il peggio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno appurato la presenza di batterie al litio. Gli operai, avvertendo tempestivamente i vertici dell’azienda, hanno avviato tutte le operazioni necessarie a mettere in sicurezza persone, mezzi e viabilità. La strada non è stata chiusa al traffico, ma sarà oggetto in queste ore di una pulizia straordinaria per rimuovere i rifiuti travasati a terra. Un episodio simile era avvenuto due giorni fa a Brancaccio, in via Pecoraino, dove tra i rifiuti erano state trovate delle batterie al litio che erano esplose causando anche in quel caso un principio d’incendio.

“Atto di grave irresponsabilità”

“Gettare batterie al litio nei normali cassonetti dei rifiuti – dice il presidente della RAP, Giuseppe Todaro – è un atto di grave irresponsabilità, oltre che di inciviltà. Questi dispositivi contengono materiali altamente reattivi e infiammabili che, se danneggiati o schiacciati durante la raccolta e lo smaltimento, possono innescare incendi pericolosissimi, mettendo a rischio gli operatori ecologici, i cittadini e anche le aree circostanti”.

“Oltre ai danni significativi ai mezzi – continua Todaro – potrebbero danneggiare l’impianto TMB di Bellolampo durante il pretrattamento dei rifiuti. Ed è assurdo se si pensa che le batterie, come buona parte dei rifiuti speciali, possono essere conferite correttamente presso i Centri comunali di raccolta presenti in città, che offrono il servizio di ritiro gratuito”.

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