Aumenti ridotti dell’addizionale Irpef a Palermo, ok dal Consiglio Comunale

piazza

Arriva la fumata bianca dal Consiglio Comunale di Palermo sull’aumento dell’addizionale Irpef che prevede però aumenti ridotti rispetto a quanto si era previsto. Ventuno i voti favorevoli, undici contrari e un solo astenuto. L’incremento riguarderà il periodo che va da quest’anno, 2023 fino al 2031.

Quest’anno gli aumenti saranno pari a 8.725.340, 88 compensati parzialmente dai 760.000 mila euro inseriti in un emendamento presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. La novità principale invece riguarda un contributo straordinario del Governo Nazionale pari a 40 milioni di euro col quale si è riusciti a diminuire di tanto gli aumenti Irpef degli anni 2026 e 2027: per il primo si passa dai 38.237.615, 00 a 14.572.540, 27 milioni di euro, mentre per l’anno successivo dai poco più 37 milioni di euro a 28.704.145, 29 euro. 

Il sub emendamento è stato presentato in extremis proprio da Milazzo che durante la seduta ha dichiarato: “Dobbiamo rispondere a ragioni di carattere politico. I pareri favorevoli certificano soltanto che l’emendamento è stato scritto bene, non che sia la scelta giusta da prendere. Quelle sono valutazioni che deve fare la politica”. 

Seduta molto tesa a Sala delle Lapidi

Come da previsioni è stata una seduta di Consiglio molto accesa, sospesa un paio di volte e con anche momenti di tensione. Tra i più accesi lo stesso Milazzo e Ugo Forello; quest’ultimo aveva presentato un emendamento insieme a Giulia Argiroffi e Carmelo Miceli che è stato respinto. Così come il subemendamento del Movimento Cinque Stelle che aveva come obiettivo quello di azzerare gli incrementi nel periodo fra il 2024 e il 2025. Un ultimo emendamento respinto è quello che era stato presentato dai gruppi di opposizione, composto da PD, Progetto Palermo e M5S, che prevedeva una fascia di esenzione per quei nuclei familiari che percepivano un massimo di 12.000 euro di reddito. Anche in questo caso proposta bocciata. 

“Sterilizzato gettito Irpef di quasi 50 milioni di euro”

Le misure volute dalla giunta Lagalla e contenute nel decreto Aiuti bis dello scorso anno hanno permesso di sterilizzare del tutto il gettito Irpef di quasi 50 milioni di euro dello scorso anno. Inoltre, il canale instaurato dalla nuova amministrazione con il governo nazionale e un’interlocuzione credibile hanno permesso di inserire nella Legge di Bilancio dello Stato la misura che fortemente voluto e che riconosce al Comune di Palermo un ulteriore contributo erariale di 40 milioni di euro che consentirà di ridurre ancora l’Irpef del 2026. Tutti inequivocabili che dimostrano l’impegno dell’amministrazione comunale di non gravare sui palermitani in termini di pressione fiscale”. Così il vicesindaco e assessore al Bilancio Carolina Varchi dopo l’approvazione dello schema dell’addizionale Irpef per gli anni 2023-2031 in consiglio comunale.

Il nuovo schema dell’Irpef rappresenta un grande sforzo – afferma il sindaco Lagalla – che questa amministrazione ha messo in campo nei confronti dei cittadini palermitani. Dopo aver del tutto scongiurato l’aumento dell’Irpef del 2022, che sarebbe pesato sulle tasche dei contribuenti per 49.484.055 euro, infatti, le misure di questa giunta permetteranno di andare oltre il dimezzamento del gettito Irpef fino 2027. Complessivamente, le misure adottate e quelle inserite nella rimodulazione del piano di riequilibrio, che saranno approvate appena lo sarà lo schema di bilancio di previsione, consentiranno di alleggerire, nel decennio 2022/2031, l’aumento di Irpef di 159.110.332 euro. Il Piano di riequilibrio adottato dal Consiglio comunale con deliberazione del 31 gennaio del 2022, invece, prevedeva un incremento dell’Irpef pari a 378.895.939 nel decennio 2022/2031″.

Aumenti Irpef per i palermitani, opposizione: “Penalizzati i più fragili”

Riforma aliquote Irpef, tre nuovi scaglioni e risparmi: cosa c’è da sapere