Assegnati i premi IgNobel: tra i vincitori chi studia i peli del naso o la sessualità delle acciughe

Ci sono stati premi anche per una toilette che analizza gli escrementi, i rianimatori di ragni morti o chi studia la noia a scuola

Sono arrivati alla 33ª edizione i premi IgNobel, contraltare dei Nobel, previsti per l’inizio di ottobre. In un clima goliardico, sghignazzante e surreale li ha assegnati l’università di Harvard. Non possono vantare la storia e il pregio dei Nobel, ma di sicuro anche loro, gli IgNobel, sono destinati a una certa popolarità. Il motto della manifestazione ricorda che si occupano di quella scienza che prima fa ridere e poi fa pensare. Infatti tutto quello che ruota intorno ai popolari premi che precedono di qualche giorno i Nobel è di sicuro bizzarro. Si tratta di ricerche improbabili, divise come i Nobel in vari settori scientifici.

IgNobel per Chimica, Geologia, Letteratura e Ingegneria meccanica

Il premio per la Chimica e la Geologia è andato a un ricercatore che ha spiegato perché a molti scienziati piace leccare le rocce. Per la Letteratura, invece, il premio è andato ad un gruppo di 5 professori di diversa nazionalità che hanno  studiato le sensazioni che le persone provano quando “ripetono una singola parola molte, molte, molte, molte, molte, molte, molte volte”. Per l’Ingegneria meccanica  premiati i quattro che hanno rianimato ragni morti da utilizzarli come strumenti per afferrare cose.

Premi per Igiene pubblica, Comunicazione, Medicina e Scienza della Nutrizione

Il premio IgNobel per l’Igiene pubblica a un coreano, Seung-min Park, per aver inventato un device da applicare al water in grado di analizzare urina e feci. E che include un sistema di “impronte digitali” anali e una telecamera in grado di monitore e identificare l’utente dal suo “lato B”. Quello per la Comunicazione a otto ricercatori che hanno studiato gli effetti mentali nelle persone in grado di parlare al contrario. IgNobel per la Medicina ad un pool formato da otto scienziati che hanno usato alcuni cadaveri per verificare se c’è un numero uguale di peli in ciascuna delle due narici di una persona. Premio per Scienze della Nutizione assegnato per alcuni esperimenti volti a determinare come bacchette e cannucce elettrificate possano cambiare il sapore del cibo.

Educazione, psicologia e Fisica

Ha ricevuto un premio per l’Educazione uno studio metodologico in grado di misurare la noia di insegnanti e studenti, mentre per la Psicologia il riconoscimento è andato agli esperimenti fatti in una strada cittadina per vedere quanti passanti si fermano a guardare verso l’alto quando vedono degli estranei che guardano verso l’alto. Un gruppo di ricercatori formato da 11 persone ha vinto per la Fisica dopo aver misurato la misura in cui il rimescolamento delle acque oceaniche è influenzato dall’attività sessuale delle acciughe.

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