Aron bruciato vivo a Palermo, gli animalisti contro l’archiviazione: “Il responsabile non deve poter nuocere ancora”

La nota di LNDC Animal Protection

Aron

La procura di Palermo ha richiesto l’archiviazione per l’uomo accusato di aver dato fuoco a un pitbull lo scorso gennaio in piazza Croci. Aron – questo il nome dell’animale – si è spento dopo una lenta agonia a seguito delle gravissime lesioni riportate. Adesso la decisione del pubblico ministero responsabile del procedimento sta suscitando fermento nel mondo animalista e non solo.

“È inaccettabile – commenta Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection – Aron deve avere giustizia e questa persona deve essere messa in condizione di non nuocere ancora”.

Aron bruciato vivo a Palermo, la nota degli animalisti

“La vicenda di cui è stato vittima il povero Aron è ben nota a tutti. Quando quello che doveva essere il suo compagno di vita e il suo punto di riferimento lo ha legato a un palo e gli ha dato fuoco, la notizia ha fatto il giro di tutto il Paese e ha causato l’indignazione di tutti. LNDC Animal Protection si è subito attivata con il team legale per sporgere denuncia e seguire da vicino l’evoluzione di questa storia così drammatica e crudele”. Così si legge in una nota.

“Un’evoluzione che però sta prendendo una piega sbagliata, dato che il PM di Palermo ha richiesto l’archiviazione del caso perché il soggetto sarebbe stato giudicato incapace di intendere e di volere – prosegue -. Una valutazione che normalmente viene fatta in fase processuale, ma che in questo caso probabilmente è stata fatta già nella fase delle indagini. La procura avrebbe quindi chiesto e ottenuto dal Tribunale il suo ricovero in una comunità terapeutica, ma a quanto pare non ci sono posti disponibili e pertanto l’uomo sarebbe ancora a piede libero.

“È incredibile e inaccettabile che una persona evidentemente pericolosa possa restare libera di continuare a fare del male solo perché non si trova un posto dove collocarla. Non credo assolutamente che questa persona sia realmente incapace di intendere e di volere, cosa che verificheremo grazie alla documentazione che stiamo per visionare, ma comunque non si può tollerare questo tipo di epilogo. Aron deve avere giustizia e soprattutto questa persona deve essere messa in condizione di non rappresentare più un pericolo per tutti”, commenta Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection.

“Stiamo esaminando i documenti e faremo di tutto per opporci alla richiesta di archiviazione presentata dal PM di Palermo, considerando la pericolosità del soggetto in questione al quale sono stati contestati diversi reati oltre all’uccisione di Aron”, fa sapere infine Michele Pezone, responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.

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