Aggressione omofoba a Palermo, il racconto della vittima: “Picchiati senza motivo”

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Prima gli insulti, poi le botte e le minacce di morte. Una serata da incubo a Palermo per sei ragazzi, tutti tra i 24 e i 29 anni, che sono stati accerchiati e picchiati violentemente da un branco di ragazzini nei pressi del Teatro Massimo.

I ragazzi erano da poco usciti da un locale e stavano passeggiando per la centralissima via Ruggero Settimo quando sono stati aggrediti da un gruppo di giovanissimi. Nessuno tra i passanti è intervenuto.

Il racconto di una delle vittime: “Hanno iniziato urlarci froci e finocchi”

“Era circa mezzanotte e mezza quando un gruppo di dodici, quindici, ragazzini tutti minorenni ci ha scrutato e fissato”, racconta all’ANSA uno dei ragazzi aggrediti. “Ci hanno urlato froci e finocchi. Noi ci siamo avvicinati chiedendo per quale motivo ci avesse apostrofato in questo modo. Ma per tutta risposta hanno picchiato un nostro amico seduto di spalle“.

Le botte e le minacce di morte

“Io insieme ad un altro ragazzo abbiamo compreso che la situazione poteva degenerare – ha aggiunto – ci siamo allontanati per cercare di trovare una pattuglia di polizia. In giro non ce n’erano e così ci siamo diretti verso il Teatro Massimo. Da lontano abbiamo visto i nostri amici picchiati in modo violento. Tornati con la polizia, il gruppo di aggressori è scappato. Prima ci hanno minacciato di morte e ci hanno fatto segno di un’arma nascosta in un borsello. Non so se fosse vero. Ma il segno era inequivocabile. Abbiamo presentato denuncia perché un fatto così grave non può passare in silenzio”.

Sindaco Lagalla: “Nessun tipo di violenza può essere tollerato”

“Nessun tipo di violenza può essere tollerato. Questa mattina ho appreso dei ragazzi aggrediti immotivatamente ieri, mentre stavano passeggiando per le vie del centro cittadino. Quanto accaduto è inaccettabile, a loro rivolgo la mia totale solidarietà e vicinanza”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla commenta in un post su Facebook l’aggressione omofoba nei confronti di sei giovani avvenuta ieri nel centro della città.

“Questa amministrazione – prosegue il sindaco – condanna fermamente ogni forma di discriminazione e omofobia. E mi rifaccio all’invito che oggi l’Arcivescovo Lorefice ha rivolto ai giovani, nel corso della celebrazione in onore di San Sebastiano, invitandoli ad uno stile di vita sano e a comportamenti di tolleranza e rispetto. Un invito che deve essere colto anche da tutte le istituzioni che hanno il dovere di rinnovare, ogni giorno, il loro impegno in azioni di contrasto al degrado sociale ed educativo”.

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