Zona gialla in Sicilia, crescono i timori: sale tasso di ospedalizzazione

Preoccupazioni per la crescita del tasso di ospedalizzazione, elemento cruciale per la determinazione dello stato di rischio

ospedale

Gli ultimi bollettini sull’andamento dei contagi da Covid-19 non fanno ben sperare: la Sicilia teme la zona gialla. Con l’attuale ritmo delle ospedalizzazioni, il cambio di status per la nostra isola potrebbe arrivare già dal 23 agosto. Nella peggiore delle ipotesi, dopo il temuto Ferragosto.

Il report del ministero della Salute e dell’Iss

Il bollettino di ieri, 6 agosto, ha registrato 789 i nuovi casi nelle ultime 24 ore nella regione, a fronte di 14.547 tamponi processati. L’incidenza sale al 5,4%; il giorno prima era al 3,8%. L’isola torna così al primo posto per i nuovi contagi giornalieri.

Il report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, riferisce di una “moderata ad alta probabilità di progressione” per la Regione. Accanto alla Sicilia, analoga classificazione anche per l’Emilia Romagna.

Tasso di ospedalizzazione in crescita

A preoccupare soprattutto è l’incremento del numero di posti occupati negli ospedali. Negli ultimi giorni si è raggiunto il 12% nei reparti ordinari e il 6% in terapia intensiva. Un andamento sconfortante che fa temere il raggiungimento delle soglie che, secondo quanto stabilito dal ministero, farebbero scattare la zona gialla: 15% in ricovero ordinario,10% in terapia intensiva.

I nuovi parametri, infatti, assegnano un ruolo cruciale proprio alle ospedalizzazioni. Se dovesse tornare la zona gialla in Sicilia, scatterebbero nuovamente alcune restrizioni anti contagio che ci eravamo lasciati alle spalle. Primo tra tutti l’obbligo di indossare anche all’aperto la mascherina.