Violenze in India: due donne costrette da centinaia di uomini a sfilare nude

Il video getta una drammatica luce sulle violenze in corso tra i due gruppi locali, Kuki e Meitei

Nel Manipur, lo stato nord-orientale indiano che confina con il Myanmar, sono in atto scontri etnici, con estreme conseguenze di violenze. Nei giorni scorsi sui media locali ha iniziato a circolare un video in cui si vedono centinaia di uomini trascinare con la forza due donne nude per strada, per poi spingerle in un campo. Secondo quanto riferito dai media indiani, il filmato nel quale si vedono alcuni uomini che palpeggiano le malcapitate sarebbe stato realizzato in una piccola città della provincia di Kangpokpi, nel Manipur, e risalirebbe al 4 maggio, data dell’inizio degli scontri etnici. Le due fazioni contrapposte sono i Meitei, prevalentemente induisti, e la comunità Kuki, composta in larga parte da cristiani che abitano nelle montagne.

Violenze su tre donne

In base a una denuncia presentata nei giorni scorsi, gli episodi cn le violenze ripresi in video avrebbero riguardato tre donne: una di circa 20 anni, una di 40 anni e un’altra donna dall’età non meglio precisata. Pare che la più giovane di loro sia anche stata stuprata dal gruppo di uomini che si vede nel filmato. La polizia locale ha fatto sapere che sta indagando sul caso e ha già arrestato un uomo. Secondo le ricostruzioni dei media indiani, l’orrore a cui sono state costrette le tre donne sarebbe frutto degli scontri etnici che negli ultimi due mesi hanno causato 130 morti e circa 35mila sfollati. In particolare, pare che un gruppo di circa 1000 uomini Meitei avesse attaccato la città di Phainom, costringendo gli abitanti Kuki del posto a scappare.

Il ruolo attivo della polizia nelle violenze

Alcuni di loro non hanno fatto in tempo, e sono stati catturati però dalla folla. Che ha ucciso un uomo e costretto le tre donne a spogliarsi e sfilare nude per strada. Secondo quanto raccontato dalla donna più giovane a Indian Express, la polizia avrebbe avuto un ruolo attivo nelle violenze. Sarebbero stati proprio gli agenti infatti a consegnare le tre donne alla folla di etnia Meitei. Dopo diverse settimane di silenzio, anche il primo ministro indiano Narendra Modi è intervenuto: «Voglio assicurare alla nazione che nessun colpevole sarà risparmiato. Verranno presi provvedimenti secondo la legge. Quello che è successo alle figlie del Manipur non potrà mai essere perdonato. Il mio cuore è pieno di dolore e di rabbia».