Violentata durante la vacanza in Grecia, 19enne morta suicida tre mesi dopo: “Non riusciva a dimenticare”

Si è suicidata tre mesi dopo la sua vacanza in Grecia, dove è stata drogata e violentata. Julie Crowe non reggeva il peso di quella notte e così, a soli 19 anni, ha deciso di togliersi la vita. A distanza di anni, il tribunale di Dublino ha stabilito che il suicidio è strettamente legato alle violenze subite.

Violentata in vacanza: “Così cambiò la vita di Julie”

Era l’estate del 2019 quando Julie venne drogata e stuprata da un gruppo di ragazzi. La madre all’epoca raccontò ai media: “La Julie che tornò a casa dalla Grecia pensava su due livelli diversi, uno lavorativo e l’altro distrutto, cercando di colmare le lacune nella sua memoria dopo essere stata drogata e violentata”.

La 19enne aveva sviluppato pensieri suicidi e di autolesionismo, fino all’estremo gesto. Julie si gettò da un ponte dell’autostrada. In precedenza, nel gennaio 2020, la Crowe aveva parlato della morte della figlia come avvertimento ai giovani nel diffidare dai violenti. 

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