Violenta rissa a Palermo, il Tar annulla la chiusura del Kalhesa

licenza

Questa mattina Questore di Palermo, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, ha sospeso, per sette giorni, le licenze per tenere trattenimenti danzanti e per la somministrazione di alimenti e bevande presso una nota discoteca cittadina, il Kalhesa al Foro Italico. Il provvedimento, notificato dalla Polizia di Stato, segnatamente da personale del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione” e dai Carabinieri, doveva decorre a far data dal 17 giugno. Ma il gestore del locale aveva presentato subito ricorso al Tar che proprio questa mattina ha dato ragione al locale del Foro Italico.

La decisione questorile era scaturita da un episodio di violenza, registrato nelle ore notturne dello scorso 17 maggio allorquando, prima all’interno del locale e poi all’esterno, alcuni avventori diedero vita ad una violenta rissa.

Così come ricostruito dai Carabinieri intervenuti nelle immediatezze dell’evento, ad avere la peggio era stato un giovane, colpito per futili motivi quando era in coda nei pressi della cassa e costretto a cure mediche ospedaliere con prognosi di 10 giorni. Un cliente “abituale” preso a pugni per uno sguardo di troppo. Il gestore aveva attivato subito i protocolli di sicurezza, facendo intervenire i buttafuori.

“Ormai siamo ostaggio di questi delinquenti – attacca il titolare del Kalhesa Santi Castiglione -, i locali che fanno di tutto per essere in regola e pagano le tasse sono poi costretti a subire queste violenze. Quello che mi chiedo è: se una rissa avviene in un supermercato, questo viene chiuso? Non capisco la ragione e la natura di questi provvedimenti. Perché se prendiamo tutte le accortezze del caso dobbiamo subire noi le conseguenze?”.