Via Filippo Raciti, affissa la targa in memoria dell’ispettore ucciso

Un’attesa lunga sei anni, da quando, nel 2015, la via venne intitolata al giovane ispettore deceduto nel 2007 negli scontri tra tifoserie al termine del derby Catania-Palermo. Un momento di gioia per i residenti, che hanno lottato perchè la questione non cadesse nel dimenticatoio

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E’ avvenuto oggi, 18 settembre, il posizionamento della targa toponomastica in memoria dell’ispettore Filippo Raciti nella via a lui intitolata a Palermo. Ispettore Capo della Polizia di Stato, Raciti perse la vita a soli quarant’anni, nel 2007, a Catania negli scontri tra tifoserie al termine del derby Catania-Palermo.

Un avvenimento molto atteso da parte dei residenti nella via, sita nella parte alta di Corso Calatafimi, nei pressi di via Villareale. La strada, tra l’altro, fu intitolata all’ispettore Raciti nel 2015, ma da allora la targa toponomastica non era ancora stata affissa.

“Un atto dovuto”

“Era un atto dovuto – ha dichiarato a Palermo Live il consigliere comunale Gianluca Inzerillo -. Mi dispiace che siano passati sei anni, li ritengo un tempo esagerato. Io ho saputo da qualche mese di questa richiesta fatta appunto nel 2015; ritengo che le cose vadano seguite e ci dobbiamo mettere ognuno del nostro, come diceva il buon padre Puglisi: “Se ognuno fa qualcosa…”, quindi io ho cercato di dar seguito alla richiesta fatta dai residenti”.

“Sono oggi ben lieto – ha aggiunto Inzerillo – di partecipare all’inaugurazione di questa strada a un uomo delle istituzioni che è morto in situazioni inaccettabili. Ritengo che morire in una situazione di quel tipo sia assurdo. Quello non è sport né tifoseria, ma sono solo dei vandali e degli sciacalli. Oggi ci troviamo qui a ricordare un uomo che ha dato la vita per le istituzioni”.

Festa tra i residenti

Orgoglio tra i residenti della via, per lo più poliziotti. Per celebrare l’occasione tanto attesa è stato anche allestito un piccolo rinfresco, occasione di convivialità e ricordo.

“Abbiamo dovuto aspettare tutti questi anni, ma finalmente oggi abbiamo portato lustro a questa via che finora era solamente ideologica, nella nostra mente”, racconta Michele Geraci, ex ispettore superiore della Polizia di Stato. “Filippo Raciti io l’ho avuto da giovane come sotto ufficiale, perchè era qui a Palermo con noi. Abbiamo frequentato gli stessi reparti, lui a Catania, io a Palermo. Era un uomo delle istituzioni, con un attaccamento unico tanto che abbiamo visto la fine che ha fatto per stare sempre con le sue squadre in prima linea”.

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