Vendute tutte le opere di “Corpi In-Tensione”, il ricavato alla LILT

Quasi duemila euro sono stati raccolti grazie all’asta benefica tenutasi a Palazzo del Poeta a Palermo

Sold out per le opere della personale “Corpi In-Tensione” del palermitano Vincenzo Pipitone
Venduti tutti i tredici scatti esposti negli spazi di Palazzo del Poeta, dove si è tenuta l’asta benefica condotta da Antonella Lupo e dall’attore Salvo Piparo
I proventi saranno devoluti all‘APS LILT, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Palermo, realtà di promozione sociale attiva nel territorio sul versante della prevenzione e per il sostegno ai malati oncologici. 
Come suggerisce il titolo della mostra, le fotografie cristallizzano la tensione di corpi senza vesti che vagano in luoghi abbandonati della Sicilia. 
Al di là della loro indubbia eleganza, gli scatti diventano dunque uno strumento per contribuire alla ricerca contro il cancro: durante l’asta, infatti, sono stati raccolti circa duemila euro. 

SCATTI IN BIANCO E NERO IN GIRO PER LA SICILIA 

Le foto di “Corpi In-Tensione”, stampate su supporto metallico, diventeranno oggetti “solidali”. 
Grazie alla loro vendita, infatti, sarà possibile fornire un piccolo aiuto in un ambito, quello della lotta ai tumori, che necessita ancora di compiere molti passi avanti. 
Le immagini sembrano statue di marmo e, talvolta, proiezioni della mente che diventano tutt’uno con l’ambiente circostante
Gli scatti orientano lo spettatore a formulare una riflessione sulle emozioni e le paure legate a un vissuto personale dalla valenza universale, in cui tutti possono ritrovarsi. 
Protagonista delle immagini, il nudo artistico in luoghi della Sicilia in cui il tempo sembra essersi fermato, frutto di uno studio sul tema.
Un racconto di luoghi ormai da tempo senza vita, che rappresentano una storia finita che si intreccia ai corpi in volo, nel presente, simboleggianti le paure, le debolezze e gli stati d’animo più intimi dell’uomo. 
La personale, esposta nei saloni di Palazzo del Poeta di Rosa Di Stefano, è l’esito finale di un lavoro realizzato interamente nell’isola, tra borghi disabitati e siti dove la quotidianità ha tempo perso i propri ritmi.