Vaccino, pronto il piano per salvare il Natale: terza dose per tutti

Per contenere l’aumento dei contagi ed evitare nuove restrizioni a Natale, il governo prevede una terza dose di vaccino anti-Covid alle persone con più di 50 anni

Ieri c’è stata una conferenza stampa del ministro della Salute Roberto Speranza. Assieme a lui c’erano il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo e il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli. A proposito delle terze dosi, se cioè saranno allargate ai cinquantenni, alle altre fasce d’età ed al personale scolastico, Speranza ha detto: «Oggi la terza dose è fortemente raccomandata agli over 60 che hanno completato da 6 mesi il ciclo vaccinale, ai fragili, indipendentemente dall’età e a tutti coloro che hanno avuto una dose unica di J&J. Dalla prossima settimana lavoreremo per allargarne la somministrazione ad ulteriori fasce generazionali».

IL PIANO DEL GOVERNO

A quanto pare il piano del governo per contenere l’aumento dei contagi ed evitare nuove restrizioni a Natale, prevede una terza dose di vaccino anti-Covid alle persone con più di 50 anni, e la somministrazione a non meno del 50% dei 3,3 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni. Infine terza dose estesa a tutti, forse da febbraio. Il generale Figliuolo, intervenuto dopo il ministro, prima ha aggiornato i numeri: «L’83,3% degli over 12, pari a circa 45 milioni di cittadini, ha completato il ciclo vaccinale. E l’86,5%, pari a 46,7 milioni, ha fatto almeno una dose. Se a questi sommiamo i guariti, che sono circa 600mila e valgono l’1, 12 %, possiamo dire che l’87,7% dei cittadini sono coperti».

L’APPROVVIGIONAMENTO PER IL 2022

Poi Figliuolo ha proseguito, assicurando che «siamo in grado sia di completare il ciclo primario sia di procedere con le terze dosi. Abbiamo 9,4 milioni di dosi più la riserva strategica». Ha aggiunto che per quanto riguarda gli approvvigionamenti per il 2022 «sono già state opzionate dosi tali da essere in grado di fare la terza dose ipoteticamente a tutti quelli che hanno iniziato il ciclo. E di quelle dosi c’è anche una quota parte Covax, per cercaredi vaccinare la popolazione mondiale». Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il coordinatore Cts Franco Locatelli. A proposito delle pillole antivirali ha detto che la Francia si è già accaparrata 50 milioni di dosi per fine novembre. Ed ha aggiunto che in Italia «l’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata», Ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha frenato, ricordando che l’acquisto di questo farmaco sarà condiviso «a livello europeo», come per i vaccini.