Trentennale Capaci, Catania attacca Lagalla: “Assente con motivazioni ridicole”

Il duro attacco dell’esponente di Sinistra Civica Ecologista al candidato sindaco del centrodestra

trentennale

L’assessore Giusto Catania, esponente di Sinistra Civica Ecologista, attacca il candidato sindaco Roberto Lagalla. L’esponente del centrodestra ieri, 23 maggio, non ha infatti presenziato alle celebrazioni in occasione del trentennale della strage di Capaci. Il motivo, esposto in una nota, è individuato dall’ex assessore regionale all’Istruzione nel “linciaggio morale” messo in atto nei suoi confronti in vista delle amministrative.

Una motivazione che suscita, tuttavia, le critiche di Giusto Catania. “Il candidato Lagalla ha scelto di disertare le manifestazioni in memoria della strage di Capaci, adducendo delle motivazioni ridicole. Sarebbe stato più serio dichiarare di non volere il sostegno elettorale dei condannati per mafia e avrebbe avuto il pieno diritto di partecipare”.

“È molto imbarazzante che un candidato sindaco non possa essere presente alla manifestazione davanti l’albero Falcone. Come giustificherebbe la sua assenza qualora, malauguratamente, diventasse sindaco di Palermo? Non credo che le palermitane e i palermitani potranno dimenticare l’appoggio di Dell’Utri e Cuffaro“.

“La manifestazione del 23 maggio davanti l’albero Falcone è ormai diventata una “messa laica” per la città, una celebrazione di memoria collettiva, un rito civile – conclude l’assessore alla Mobilità -. Palermo non può avere un sindaco senza i requisiti minimi per partecipare a questa manifestazione, come ad altre, in memoria delle vittime innocenti di mafia.”

L’assenza alle celebrazioni per il trentennale di Capaci

“Nelle scorse ore ho avuto un colloquio telefonico con la professoressa Falcone per annunciarle con rammarico l’impossibilità di partecipare alla manifestazione di commemorazione dei trent’anni della strage di Capaci. Sono stato costretto a prendere questa decisione per evitare che qualche facinoroso, sensibile al fascino di certe feroci parole, potesse macchiare uno dei momenti simbolici più importanti della nostra città”. Così ha annunciato ieri mattina il candidato a sindaco Roberto Lagalla.

“Ieri dallo stesso palco in cui si terranno le celebrazioni di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta è stato operato nei miei confronti un premeditato linciaggio morale, camuffato da piece teatrale. Non è mia intenzione esporre Palermo a potenziali violenze”.

“È mio dovere salvaguardare la sua immagine di fronte alle più alte cariche dello Stato e all’intero Paese – ha concluso -. Sono profondamente addolorato per il clima d’odio che qualcuno sta alimentando strumentalmente. Auspico che da domani si torni a parlare di Palermo e delle idee per la sua rinascita. Io di certo continuerò a farlo”.

CONTINUA A LEGGERE

Lagalla pubblica frase di Maria Falcone, lei non ci sta: “Non era un endorsement alla sua campagna”