Terzo corriere palermitano arrestato a Trapani in pochi giorni: ci sarebbe un collegamento

L’uomo fermato a un posto di blocco ha cercato di disfarsi del borsello che conteneva un chilo di cocaina, recuperata e sequestrata dai carabinieri

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Qualche giorno fa le forze dell’ordine nella zona di Misiliscemi, nel Trapanese, hanno arrestato due palermitani che trasportavano a bordo della loro automobile un chilo di cocaina. Ieri l’arresto di un altro palermitano. I carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Trapani hanno arrestato infatti un 54enne, Pietro Gandolfo, di Palermo, che trasportava anche lui un chilo di cocaina, come i due corrieri dei giorni scorsi.

A Gandolfo è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quando i carabinieri lo hanno fermato ad un posto di blocco nei pressi dello svincolo autostradale di Fulgatore, l’uomo ha lanciato un borsello dal finestrino, prontamente recuperato dai militari. Al suo interno hanno trovato un chilo di cocaina. Il 54enne è stato trasferito nel carcere Pietro Cerulli di Trapani.

Indagini per una possibile organizzazione nel Palermitano

I carabinieri stanno indagando per capire se i tre corrieri, quelli arrestati prima e quello di adesso, facessero parte della stessa organizzazione che traffica cocaina. È probabile, infatti che a Palermo o nel Palermitano ci sia una organizzazione che ha a sua disposizione un quantitativo notevole di droga. La quantità dello stupefacente trasportato fa pensare che la domanda nella zona di Trapani, dopo colpi inferti a diverse bande che gestivano lo spaccio di droga in tutta la provincia, si sia fatta pressante.

A Trapani la droga arriva non solo da Palermo, ma anche da Catania, da Rosarno in Calabria e dalla Campania. Canali diversificati che permettono alle organizzazioni malavitose del Trapanese che gestiscono lo spaccio di potere continuare la loro attività illegale. Ma la droga arriva anche via mare, dal Nord Africa, un canale sempre attivo.

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