Terremoto Sanità, Costa: “I siciliani devono stare tranquilli”

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid a Palermo rassicura i suoi corregionali disorientati dalle ultime vicende riguardanti i dati della pandemia.

renato costa

renato costa

Sconcerto, sorpresa, indignazione, un mix di sentimenti provati da tanti siciliani e non all’indomani dello scandalo che ha investito ieri la Sanità pubblica dell’Isola. Neanche a dirlo, fiumi di commenti, più o meno al vetriolo, sono stati riversati sui social da parte di chi si sente tradito, in un momento in cui regna sovrana più che mai l’incertezza. “Se non ci si può fidare neanche dei tecnici vuol dire che la situazione è davvero grave” commenta Giuseppe. “Poveri noi, tutto un mangia mangia” gli fa eco Francesca, mentre Massimiliano è disilluso: “Neanche in questo momento di disagio mondiale riescono a fare qualcosa con un minimo di legalita’“. E su questo tenore, centinaia di opinioni. Raggiunto da Palermo Live, è Renato Costa, il commissario straordinario per l’emergenza Covid nel capoluogo, a cercare di riabilitare l’offuscata immagine della Sanità siciliana.

“NESSUN MOTIVO PER ESSERE PREOCCUPATI”

I siciliani devono stare assolutamente tranquilli. La gente non ha nessun motivo per essere preoccupata. Ciò che abbiamo sempre fatto continueremo a farlo. Non è successo assolutamente nulla, sia per quanto riguarda la tutela della salute, il monitoraggio della pandemia, l’attenzione ai ricoveri, ai positivi, ai contagiati e l’attività delle Usca.” Responsabile dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, dall’ordinanza del gip emerge che la posizione di Renato Costa è al vaglio degli inquirenti “per verificare il suo ruolo” nell’ambito dell’inchiesta sui falsi dati Covid.

I DATI CHE INDIGNANO

Ma i fatti, che rimangono davvero troppo gravi hanno scosso nel profondo. Intanto, dalla Procura di Trapani si apprendono dati che parlano di qualcosa come centottanta decessi nascosti nel 2020. E poi quella parola, terribile, davanti alla quale nessuno riesce a rimanere indifferente: “spalmati”. Ovvero morti che diventano numeri di una macabra statistica, da distribuire a piacimento affinchè una città, nella fattispecie Palermo, non rischi la zona rossa. Nessuna sentenza, perchè per quella farà il suo corso la Giustizia, ma, chiaramente, tanti punti interrogativi e una montagna di risentimenti. Nell’inchiesta, che ha portato agli arresti domiciliari di tre persone, ree di avere falsificato i dati Covid, risultano coinvolti nomi importanti. Letizia Di Liberti, la responsabile del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) e l’ex assessore alla Salute, Ruggero Razza.

Ruggero Razza video
Ruggero Razza, assessore alla Salute della Sicilia, dimissionario dopo lo scandalo sui dati Covid