Su Tele One parte un format per gli amanti di psicologia, criminologia e fatti sociali

Si chiama PsicoLine – La linea sottile della Psiche – e debutterà ufficialmente il prossimo 28 settembre 2020, a partire dalle ore 16. 

Chi lo ha detto che la tv locale trasmette ormai solo pubblicità o televendite? TeleOne, canale 19 e 519 del digitale terrestre, da tempo prova a smentire questa convinzione e ha inserito nel suo palinsensto un format molto interessante per gli amanti del “crime”.
Si chiama PsicoLine – La linea sottile della Psiche – e debutterà ufficialmente il prossimo 28 settembre 2020, a partire dalle ore 16.  La trasmissione sarà condotta dalla nota psicoterapeuta e giornalista palermitana Angela Ganci (nella foto sopra) e dal noto conduttore da Roberto Oddo.

All’interno del programma saranno affrontati argomenti spinosi e coinvolgenti concernenti la psiche e il comportamento umano, in particolare nelle loro accezioni patologiche.
Il Format, a cadenza bimestrale, seguirà un indirizzo teorico-pratico: si passerà infatti dalla disamina teorica delle più comuni e invalidanti patologie psichiche (dalle fobie alla depressione, alla psicosi, alla psicopatia) alla rassegna di immagini e video esemplificativi del tema oggetto di dibattito, con la possibilità di commenti live da parte dei telespettatori. 

Tematica d’apertura, corrispondente al mese di settembre, il comportamento criminale, con un sottotitolo dalle tinte suggestive “Fatti e misfatti del comportamento umano”.  Protagonista assoluta della puntata Leonarda Cianciulli (nella foto), la saponificatrice di Correggio, spietata serial killer, il cui caso verrà analizzato dalla dottoressa Ganci, la cui formazione ricade nell’ambito delle scienze criminologiche, analizzando l’evoluzione criminale della donna, la sua infanzia, il suo modus operandi e il discusso caso giudiziario su cui giurisprudenza e criminologia appaiono ancora in fermento. Perché, come suggerisce il titolo del format, nulla è più sottile e diabolico della mente criminale, nel suo manifestarsi sotto una veste di apparente normalità, secondo modalità omicidiarie subdole e spesso poco manifeste.