Tari, sempre più alta: come aumenterà la tassa sui rifiuti a Palermo

raccolta differenziata

Aumenta la Tari a Palermo. In un primo momento l’obiettivo comunale era innalzare solo la tassa di soggiorno per coprire un eventuale rincaro nelle tasche dei palermitani: nulla da fare perché aumenteranno sia la tassa di soggiorno che quella sui rifiuti. Il consiglio comunale di Palermo, nella tarda serata di ieri, ha approvato la delibera, portando di fatto un rincaro che potrebbe variare da 15 ai 20 euro all’anno in famiglia.

Molto sull’aumento dipenderà, comunque, dalla grandezza della casa. A Palermo solo la metà- circa il 50%- dei cittadini paga la tassa sui rifiuti. L’evasione della Tari, infatti, fa mancare ogni anno nelle casse comunali circa 60 milioni di euro. Nel 2025 il Comune di Palermo conta di incassare 136 milioni di euro sull’imposta dei rifiuti, per un servizio che in città ha un costo di circa 139 milioni. Il rincaro previsto nel 2025 sarebbe dovuto essere inizialmente di 8 milioni di euro sulle tasche dei palermitani, ma con la scelta del consiglio del trasferimento di 3 milioni, ricavati dal fondo sulle tasse di soggiorno, si è abbassato il valore della cifra.

In questo modo il Comune di Palermo ha fatto alzare di circa 50 centesimi la tassa di soggiorno. La scelta non è affatto piaciuta all’associazione FederAlberghi: “Ancora una volta si cerca di far cassa colpendo il turismo, un settore che ha già dato prova di grande resilienza e che rappresenta una delle poche leve reali di crescita per l’economia locale – dice la presidente dell’associazione Rosa Di Stefano- L’aumento ipotizzato non è frutto di una strategia per migliorare l’accoglienza o investire in promozione turistica, ma appare piuttosto come una scorciatoia per coprire costi legati ai servizi locali, come quelli della tari, senza gravare sugli utenti diretti. Questo approccio è miope e profondamente ingiusto”.