I tappi attaccati alla bottiglia, una “scomodità” in nome dell’ambiente

La direttiva europea per i tappi dovrebbe ridurre del 10% i rifiuti di plastica abbandonati sulle spiagge e nei mari continentali

Da qualche mese quando si ha sete e si prende dal frigo una bottiglia di acqua minerale o una bibita gassata, si gira il tappo di plastica e ci si accorge subito che non si stacca. Si armeggia un po’, ma resta tenacemente attaccato. Quindi, se si vuole bere “a canna” si deva storcere la bocca e c’è il rischio di rovesciarsi il contenuto della bottiglia addosso. Se, invece, si prova a riempire un bicchiere, si deve trovare la posizione perfetta, col tappo in equilibrio. Altrimenti diventa molto difficoltoso versare il liquido.

Apparentemente una scomodità: il tappo tende a ruotare intorno al collo della bottiglia proprio mentre si versa l’acqua trasformando un’operazione semplicissima in una complicazione. E, anche volendo, è difficoltoso toglierlo. Dopo aver tentato di farlo a mano, ci si accorge che non è facile staccarlo anche con le forbici o un coltellino. Chi ha progettato il tappo sostiene che per evitare problemi basta ruotarlo e agganciarlo al bordo del collo della bottiglia.

Non staccando i tappi si contribuisce a salvare l’ambiente

In ogni caso conviene non levarli, perché a Bruxelles dicono che così si contribuisce a salvare l’ambiente. La tesi dell’Ue è che se il tappo non si stacca, è più difficile perderlo. E quindi è più difficile inquinare. Specialmente in spiaggia, al mare, sotto l’ombrellone. Il non disperdere i tappi eviterà una riduzione del 10% dei rifiuti di plastica. E non è una bazzecola, considerando che ogni anno entrano nell’ambiente marino – e altrettanti nell’ambiente terrestre – fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, in gran parte monouso. Inoltre, attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo.

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