Stupro Palermo, la vittima: “Nell’incidente probatorio rimproverati gli avvocati, troppo ironici”

Le domande inopportune e ironiche degli avvocati hanno infastidito la 19enne, che lo ha raccontato su Instagram

indagati

La ragazza vittima dello stupro del Foro Italico ha raccontato al popolo del web,  su Instagram, un retroscena sull’incidente probatorio cui è stata sottoposta martedì scorso in Tribunale. Ha detto che durante il dibattimento gli avvocati dei sei dei sette indagati presenti le hanno posto domande a lei non gradite. 

Le domande al dibattimento

Le hanno chiesto, fra l’altro, perché in un video postato tre giorni prima del 7 luglio non aveva denunciato la violenza che sosteneva di aver subito e, inoltre, se era vero che nel recente passato aveva fatto sesso con più persone contemporaneamente. La ragazza, infastidita dall’insistenza delle domande, ha replicato a muso duro, sollecitando l’intervento del gip Clelia Maltese. La giudice ha interrotto il contraddittorio su questo punto perché «questa incursione nella sfera privata non c’entra nulla con il processo».

“Il gip ha rimproverato severamente gli avvocati”

“Chi mi doveva giudicare, mi ha trattato benissimo. Da parte degli avvocati, invece, c’è stata troppa ironia nei miei confronti e per questo li ho mandati a ‘quel paese’. Sono stati severamente rimproverati dai giudici, quindi a posto così”, ha scritto la ragazza su Instagram. Il faccia a faccia era durato quasi sette ore in un ambiente protetto e a porte chiuse. In due ambienti separati. Da una parte il gip Clelia Maltese, la giovane che non poteva vedere i componenti del branco e una psicologa per assisterla durante il racconto dei drammatici momenti vissuti quella notte. Dalla parte opposta, invece, erano seduti il procuratore aggiunto Laura Vaccaro, i PM Mario Calabrese e Monica Guzzardi e gli avvocati difensori di sei dei sette indagati, attualmente reclusi in altrettante carceri siciliane. Il settimo, minorenne all’epoca del fattaccio, comparirà invece davanti al giudice per i minori.

I progetti per il futuro della ragazza

La 19enne durante l’incidente probatorio si è comportata in modo lucido e determinato, ed ha confermato la versione rilasciata ai carabinieri nelle ore successive alla notte degli abusi. Aggravando ancora di più la posizione dei suoi aggressori. Ha ripetuto che voleva stare solo con Angelo Flores, e che con gli altri sei non c’erano stati rapporti consensuali. Nel corso della diretta social su Instagram la ragazza, che attualmente si trova in una comunità del centro Italia, ha anche raccontato che tornare in città «sia pure per due giorni è stato emozionante. Quando sono andata in aeroporto per prendere l’aereo che doveva riportarmi nella casa protetta, ho avuto una crisi di pianto e ho anche vomitato».

Come si legge sul Giornale di Sicilia ha anche svelato un particolare drammatico: “Dopo la violenza sono arrivata al punto di pensare al suicidio ma ora sto meglio”. E ha anticipato i suoi progetti per il futuro: “Voglio studiare all’Università, fare un corso di inglese e sono pronta ad accettare qualsiasi lavoro. Magari farò il concorso per carabiniere, prima parlavo male di loro, ora invece ho imparato ad apprezzarli”.