Strage di Ustica, Amato: “Il Dc9 abbattuto da un missile francese destinato a Gheddafi”

Ad abbattere l’aereo Dc9 dell’Itavia, precipitato vicino a Ustica il 27 giugno 1980, è stato un missile francese. Questa la ricostruzione fornita dall’ex premier Giuliano Amato. “È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Macron chieda scusa” .

La ricostruzione di Giuliano Amato

Secondo Amato, quel giorno si sarebbe dovuta simulare un’esercitazione della Nato, nel mezzo della quale un missile avrebbe dovuto colpire Gheddafi. L’attentato sarebbe così passato per “incidente involontario”. Il leader libico però su quel volo non salì mai, secondo l’ex Premier grazie a una soffiata di Bettino Craxi. “I francesi agirono, ma gli americani ne erano certamente a conoscenza – dice ancora Amato – ma sul perché non ci sono ancora risposte possibili”.

La Strage di Ustica

Il 27 giugno 1980 il velivolo DC9 I-TIGI della compagnia Itavia decolla dall’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna in direzione a Palermo. A bordo 81 passeggeri, 64 adulti, 11 bambini tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi, oltre ai 4 uomini dell’equipaggio. L’atterraggio era previsto per le 21.13. Tutto procede regolarmente fino a quando, durante il normale contatto radio tra il velivolo e Roma Controllo per autorizzare l’avvio della fase di atterraggio, il DC9 non risponde. Iniziano affannose ricerche e cominciano anche ad emergere dubbi inquietanti. Si apprende infatti che «l personale di Roma aveva sentito traffico americano in quella zona.

Il Dc9 precipita in mare, al largo dell’isola di Ustica. Muoiono tutti, equipaggio e i passeggeri. I resti del velivolo saranno recuperati solo otto anni dopo, oggi sono esposti in un museo a Bologna.

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