Strage di Altavilla, le confessioni della figlia: “Mia madre torturata con phon, padella e pinza del camino”

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Confessioni che rabbrividiscono quelle fatte dalla ragazza di 17 anni coinvolta nella strage di Altavilla Milicia, nel Palermitano. La giovane si trova attualmente in carcere accusata di omicidio e soppressione di cadavere così come il padre, Giovanni Barreca, a seguito della brutale uccisione di Antonella Salamone, rispettivamente madre e moglie dei due indagati, e dei figli Kevin ed Emmanuel, fratelli della giovane. Dietro al triplice omicidio c’è un rito contro il demonio. Con le stesse accuse sono stati arrestati due coniugi di Palermo, amici del 54enne: si tratta di Massimo Carandente e Sabrina Fina

Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina – racconta -, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo. Le passavano l’asciugacapelli con la massima temperatura in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena. Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliela hanno messa addosso. Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale“.

La madre aveva chiesto alla figlia di chiamare i carabinieri 

“Io ho detto a Kevin che volevo andarmene di casa. Mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura di essere torturata non l’ho fatto”, ha svelato la ragazza. “Mentre la torturavano le dicevano che era un demone. Questo fatto è avvenuto qualche giorno fa, mia madre è morta il 9 febbraio. Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina“.

Antonella è stata sepolta in una buca: “La tortura che ho raccontato è stata qualche giorno prima, credo il giorno prima. – spiega – Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa, un terreno in salita e l’hanno seppellita lì, precisamente vicino ad una cascina. Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche. La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin e sempre loro l’hanno messa dentro. Sabrina e Massimo guardavano e dicevano di portare li tutte le cose di mia madre e metterle nel pozzo. Erano ad esempio tazze da collezione, attrezzi da cucina che dicevano fossero maledetti, alcune bomboniere. Poi hanno coperto e dato fuoco a tutto, compresa mia madre». Questo è avvenuto venerdì, mattina, tempo di fare tutto si è fatto venerdì pomeriggio”.

Manuel torturato con phon e caffè con siringa

La diciassettenne ha poi raccontato le torture fatte al fratello di 16 anni: “La notte tra venerdì e sabato in casa hanno dormito Massimo e Sabrina, io, i miei fratelli e mio padre. Manuel però non era in condizioni da poter essere definito vivo. Questo però già da prima di venerdì. Era nero e con il sangue in faccia. Ho assistito infatti anche alle torture fatte a Manuel, lo torturavano con l’asciugacapelli, gli avevano dato il caffè amaro con una siringa per farlo vomitare. Le tortura verso Manuel erano finalizzate a liberarlo dai demoni. Loro dicevano di non vedere un bambino di 5 anni ma un demone”. 

La diciassettenne dopo aver assistito alle torture e alle morti della madre e dei fratelli è stata bendata: “In tutte e tre le occasioni in cui hanno torturato sia mia madre che Manuel, io ho assistito. Io non sono mai stata torturata, Kevin solo sabato. Negli ultimi giorni, dopo la morte di mia madre, Sabrina e Massimo sono venuti a dormire da noi. Massimo diceva di avere mal di testa come detto per colpa dei demoni, ha accusato mio fratello Kevin dicendo che era lui. Sabrina intanto mi chiedeva di riportare in vita Manuel ed ha accusato anche me di essere un demone.

Kevin di 5 anni picchiato e legato con una catena

“Mio fratello a quel punto è stato picchiato da Massimo e Sabrina, poi lo hanno legato con una catena piena di ruggine, cavi e fili e lo hanno messo per terra con la testa su un cuscino accanto al camino”, ha dichiarato agli investigatori la 17enne 

Mio padre era con loro, bloccava Kevin mentre Sabrina e Massimo lo legavano. lo ho assistito a tutto, poi me ne stavo andando ed hanno iniziato a dire che se facevo così non ero una figlia di Dio. lo ero distrutta, non ho fatto niente. Sono stato costretta ad assistere a tutta la scena. Dopo tutte queste cose, mi hanno messo una benda sugli occhi“.

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