Strage di Altavilla, “Il piccolo Emanuel morto di stenti con la promessa che sarebbe resuscitato”

emanuel

Emergono nuovi e agghiaccianti particolari sulla strage di Altavilla che ha visto la morte di Antonella Salamone e dei figli Kevin e Emanuel Barreca di 16 e 5 anni. Per l’omicidio dei tre sono in carcere il marito Giovanni Barreca, l’altra figlia di 17 anni e la coppia di amici palermitana Massimo Carandente e Sabrina Fina.

A rivelare ulteriori dettagli sugli orrori nella villetta dei Barreca è stata Roberta Bruzzone, la criminologa che fa parte del team della difesa del marito di Antonella Salamone, Giovanni. “I riti di purificazione sono iniziati a gennaio – spiega -, sui due ragazzi, Miriam e Kevin. Sembrava andare tutto bene, in città raccontano di aver visto in strada Miriam e Sabrina cantare, ma evidentemente poi qualcosa è cambiato. Molto probabilmente la madre si è messa di traverso, e hanno visto in lei il nuovo nemico. L’hanno seviziata, torturata, fatto bere acqua con detersivo. Forse non volevano ucciderla, ma fatto sta che la donna è morta.

La coppia ha detto a Barreca che Emanuel sarebbe resuscitato 

Dicono al marito di non seppellirla ma bruciarla – continua la Bruzzone -, in una sorta di rito di purificazione. La situazione precipita quando al bimbo manca la mamma e comincia a piangere e a fare i capricci, a questo punto lo legano e lo lasciano morire di stenti,  e dicono al padre di stare tranquillo perché tanto resusciterà e starà meglio, in quanto anche lui posseduto dal demonio”.

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