Strage Altavilla, Fina e Carandente avrebbero tentato di chiamare i soccorsi ma gli fu impedito

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Sabrina Fina e Massimo Carandente avrebbero provato a chiamare i soccorsi ma qualcuno glielo avrebbe impedito.

Sono queste le ultime dichiarazioni dell’avvocato della coppia palermitana, accusata insieme a Giovanni Barreca e alla figlia 17enne di aver ucciso Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emmanuel, di 16 e 5 anni.

“Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno cercato di chiedere aiuto”

“Si dichiarano sempre innocenti. Hanno giustificato il perché non hanno chiamato le autorità, ma la volontà ci è stata.  Hanno provato a chiamare i carabinieri ma gli è stato impedito da qualcuno”, ha detto il legale dei due nel corso della trasmissione ‘Ore 14’. L’avvocato ha sottolineato ancora una volta come i fatti ricostruiti dal Barreca non siano quelli descritti dalla coppia.

L’esame dei telefoni e delle connessioni

La vera svolta potrebbe arrivare dall’esame dei tabulati e dai telefonini e dalle tracce biologiche dei vestiti dei quattro indagati, oltre alle verifiche su un router da cui sono stati estratti i dati della connessione a internet utilizzata da tutta la famiglia.

A breve dovrebbero arrivare anche i risultati del lavoro eseguito dagli esperti su una scheda di memoria, su una sim inserita nel modem, sull’account di gmail e su una consolle, in grado di connettersi online, sequestrati alla ragazza nella villetta degli orrori.

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