Sparatoria a Monreale, le vittime potevano essere di più: “La gente urlava e cercava rifugio, è stato terribile”

Chiunque, tra le tantissime persone che sabato notte all’una circa si trovava a Monreale in via Benedetto d’Acquisto, poteva essere colpito dai venti proiettili sparati da almeno due persone che hanno ucciso tre ragazzi, ferendone altri due. La stessa Procura di Palermo ha sottolineato, nel provvedimento di fermo per il diciannovenne Salvatore Calvaruso emesso domenica a carico del ragazzo reo-confesso, “ha indubbiamente messo a repentaglio l’incolumità pubblica. E’ stato infatti solo un caso che le persone attinte dai proiettili siano state solo cinque, di cui tre mortalmente, e non si siano invece prodotte più vittime”. Una testimone a Palermo Live ha raccontato i terribili momenti vissuti sabato notte. Lei, come tanti ragazzi, si trovava lì per trascorrere un serata tra amici.
“La piazza era affollatissima, c’era gente di tutte le età anche per via della ricorrenza della festa del SS. Crocifisso – dice alla nostra redazione -. A un certo punto è scoppiato l’inferno: hanno iniziato a picchiarsi, tavoli e bottiglie in aria. La gente ha iniziato ad allontanarsi. Poi sono iniziati gli spari. Chi si trovava in piazza ha cercato di fuggire per le stradine tra le urla e il caos. Alcuni ragazzi hanno trovato riparo all’interno di un locale dove il proprietario li ha messi al sicuro. È stato terribile“.