Partinico, sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata

Dopo le dimissioni del sindaco nel giugno del 2019, che aveva denunciato condizionamenti, arriva il decreto del Consiglio dei ministri che ha deliberato lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Partinico per i prossimi diciotto mesi

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Partinico per i prossimi diciotto mesi. Di conseguenza saltano le elezioni previste per il prossimo autunno. Il comune del palermitano era senza sindaco già dal giugno 2019, quando dopo appena undici mesi dalla sua elezione, si era dimesso Maurizio De Luca, in quanto, come si legge in alcuni passaggi della relazione consegnata dagli ispettori alla prefettura di Palermo, sarebbe stato osteggiato dalla sua stessa maggioranza nel portare avanti quei  provvedimenti indispensabili per il “ripristino della legalità e il risanamento finanziario dell’ente”. Adesso il  Consiglio dei ministri ha deciso di affidare la gestione del Comune di Partinico ad una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

ATTUALMENTE C’È UN COMMISSARIO STRAORDINARIO

Dopo le dimissioni di De Luca, a Partinico era rimasto in carica solo il consiglio comunale, ma il presidente della Regione Siciliana con un proprio decreto del 18 giugno 2019, subito dopo le dimissioni del sindaco aveva nominato Rosario Arena  commissario straordinario. Lo scorso gennaio erano stati inviati al Comune quattro ispettori, tre nominati dal ministero dell’Interno e uno dalla prefettura per un esame completo di tutta l’attività amministrativa.

INGERENZA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Inoltre le indagini riguardanti gli  affari del Municipio, condotte da carabinieri, polizia e guardia di finanza, hanno evidenziato forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata. In particolare sarebbe stata compromessa  l’imparzialità e il buon andamento dell’attività amministrativa. L’attenzione dell’ispezione delle forze dell’ordine si sarebbe concentrata sull’affidamento di alcuni servizi fondamentali per la comunità di Partinico: dalle gare d’appalto per il servizio della raccolta dei rifiuti ai servizi sociali.