Sanremo, pubblicità occulta da Amedeus e Chiara Ferragni: confermata sanzione da 175mila euro

Il Tar ha confermato la multa dopo il ricorso della Rai. Codacons all’attacco: “Condotte illecite di Chiara Ferragni e Amadeus”

Carabinieri nel Centro di Formazione Professionale Afol di Pieve Emanuele, 06 febbraio 2024. Non sarebbe in pericolo di vita il 15enne ferito nel primo pomeriggio davanti alla sua scuola da un conoscente. La coltellata non ha provocato danni a punti vitali e nonostante abbia perso molto sangue potrebbe essere dimesso in settimana. Per ora resta in osservazione all'Humanitas di Rozzano (Milano). ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Nel giorno della prima serata del Festival di Sanremo 2024, il Tar del Lazio ha  confermato la sanzione da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per pubblicità occulta trasmessa durante il Festival 2023. L’anno scorso Chiara Ferragni e Amadeus hanno promosso diverse volte Instagram senza che la cosa fosse segnalata in maniera opportuna. Il Codacons era presente nel giudizio al Tar per tutelare la categoria degli utenti. L’associazione dei consumatori ha reso noto che, oltre alla conferma della sanzione, la quarta sezione del Tar Lazio ha deciso di “inviare gli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso”.

Pubblicità non espressamente dichiarate

Lo scorso anno per il Festival di Sanremo ci furono parecchie critiche per alcune pubblicità non espressamente dichiarate. In particolare, a finire nella lente di ingrandimento furono i momenti a bordo della nave da crociera di una famosissima compagnia di navigazione, non  dichiarati come contributo commerciale durante le serate del Festival. Ma non solo, perché sul palco principale del teatro Ariston, lo scorso anno, una delle co-conduttrici era Chiara Ferragni, presente durante la prima e l’ultima serata. E sono stati numerosi i momenti legati alla sua attività social, durante i quali è stato dato ampio risalto ad Instagram.

Sia l’imprenditrice digitale che i due conduttori, Amadeus e Gianni Morandi, hanno mostrato in diretta televisiva i propri profili, soprattutto il primo, generando un aumento vertiginoso di follower che, nel linguaggio social, vuol dire potenzialmente la creazione di una base per generare un guadagno. La Rai aveva fatto ricorso contro la decisione dell’Agcom arrivata lo scorso giugno.