Ryanair investe ancora sulla Sicilia, in arrivo nuove rotte e destinazioni: ecco quali

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Ryanair ha varato il suo più grande operativo di sempre da e per Catania per la prossima stagione aerea in concomitanza con la celebrazione dei 10 anni di attività all’aeroporto dall’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Ci saranno 34 rotte, incluse sei nuove destinazioni: Ancona, Bucarest, Parigi, Pescara, Praga e Tirana.

L’operativo record di Ryanair vedrà un nuovo aeromobile della compagnia basato all’aeroporto di Catania, facendo salire a quattro il totale, un ulteriore investimento di 100milioni di dollari, per 400milioni in totale, e 30 nuovi posti di lavoro per piloti e personale di cabina. Il prossimo inverno, Ryanair opererà oltre 550 voli settimanali da e per l’aeroporto di Catania (circa 40% di crescita).

Ryanair accresce l’offerta a Catania

La crescita di Ryanair all’aeroporto di Catania è un risultato diretto della rinnovata partnership a lungo termine concordata con Sac, società che gestisce lo scalo.

“Operazioni efficienti e tariffe aeroportuali competitive – ha detto Ray Kelliher, direttore Sviluppo rotte della compagnia aerea – costituiscono la base da cui Ryanair può garantire una crescita del traffico a lungo termine e una maggiore connettività. Abbiamo lavorato a stretto contatto con Sac per il rinnovo della nostra partnership a lungo termine per l’aeroporto di Catania, che porterà maggiore connettività per i cittadini della Sicilia orientale a tariffe competitive”.

“Siamo soddisfatti del nuovo operativo Ryanair – ha commentato Nico Torrisi, Ceo dell’aeroporto di Catania – il più esteso e completo dall’inizio delle operazioni del vettore irlandese in Sicilia. Gli impegni economici e gli interventi strutturali che Ryanair continua a portare avanti e l’apertura di ben sei nuove rotte, quattro delle quali internazionali, confermano la centralità e l’attrattività della rete aeroportuale della Sicilia orientale e ci permetteranno di offrire ai siciliani sempre più opportunità di viaggio e una maggiore concorrenza per spostamenti che possano essere maggiormente sostenibili anche dal punto di vista economico.”

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