Il Rotary Club Palermo “Teatro del Sole” festeggia i suoi “primi” trent’anni

Formazione, solidarietà e servizio tra memoria e prospettive del “club del fare” che vive il futuro

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“Servire per cambiare vite”, il leit motiv del Rotary Club Palermo “Teatro  del Sole” presieduto da Giusy Scafidi che festeggia quest’anno i suoi “primi” trent’anni.

Fondato presso l’hotel Excelsior di Palermo con la presidenza di Ettore Settineri, appartiene al Distretto 2110 Sicilia e Malta. Formazione, solidarietà e servizio, i  punti di forza  che contraddistinguono quello che ormai, in modo acclarato, viene riconosciuto con l’appellativo del “Club del fare”.

Trent’anni di Service Rotariano è un traguardo davvero significativo – spiega la presidente Giusy Scafidi -. Durante questi anni, donne e uomini rotariani hanno donato il loro tempo, le loro professionalità alle attività del Club e a tutta la Comunità del Distretto. Con un’intensa e proficua attività progettuale che si è trasformata in concretezza con iniziative che hanno profondamente inciso nel percorso comune e collettivo  che perdurano nel segno della formazione e dell’impegno dove l’ umanità si lega a gesti tangibili di solidarietà”.

FORMAZIONE, SOLIDARIETA’ E SERVIZIO TRA MEMORIA E PROSPETTIVE DEL “CLUB DEL FARE” CHE VIVE IL FUTURO

Dalla scuola al sociale, tanti i progetti che il Rotary Club Palermo “Teatro del Sole” ha messo in campo con intelligenza e cuore, nel segno della Cultura della condivisione, perché ciascuno possa contribuire, con le proprie capacità, al miglioramento dell’intera collettività. Soprattutto laddove esistono problemi di disagio socio-culturale. “Anche durante la pandemia- continua la presidente Scafidi – il nostro club insieme ad altri, è intervenuto in ambito scolastico, donando dei tablet  dei tablet agli studenti particolarmente disagiati  per aiutarli nella didattica a distanza”.

“Tra i progetti in ambito socialeprosegue la Scafidi – di particolare rilevo per la sua valenza  in un momento economico particolarmente difficile per le fasce più deboli della società, è stato l’istituzione di centri di ascolto e di un ambulatorio itinerante per la divulgazione della prevenzione delle malattie con visite gratuite, grazie alla disponibilità, su base volontaria, dei medici rotariani. Otre 150 gli utenti, soprattutto donne, che hanno fruito e continuano a farlo di un servizio nato per rispondere in modo concreto all’esigenza di dare risposte immediate in campo sanitario in una situazione complicata qual è stata l’emergenza del Covid 19”.

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LA SCELTA DEL NOME

Nomen omen, significativa la scelta del nome.  “Teatro  del Sole” era il nome dato alla  Piazza Viglieni – i cosiddetti Quattro Canti – che rappresentavano il centro della Palermo vecchia, dove il sole riusciva ad illuminare nell’arco della giornata  tutti e quattro gli angoli dell’incrocio.

“ Lo abbiamo scelto quale luogo simbolico da cui sarebbero partite le nostre attività di service per l’intera città”. Queste le parole di Andrea Maurizio De Simone, tra i soci  fondatori del Club. “Il nostro compianto socio  ed amico Sebastiano Tusa, archeologo di fama mondiale, che fu anche presidente, predispose un libretto dove veniva illustrata e spiegata la storia del  Teatro del Sole. Particolare importanza abbiamo dato all’ istruzione ed alla formazione rotariana che vede nel servizio di ogni socio l’essenza del Rotary. Ed è particolarmente  propedeutica per innumerevoli attività e programmi volti al servizio rotariano nei confronti  della società, con iniziative di carattere culturale e  socio sanitarie. Ma anche- continua De Simone- con attività benefiche quali ad esempio l’organizzazione del pranzo di Natale per le famiglie meno abbienti”.

LE INIZIATIVE DI RESTAURO

Dalle iniziative di restauro tra cui il Palchetto della Musica a Palermo agli incontri socioculturali con protagonisti del mondo della cultura, tra cui Corrado Augias, al concerto di Franco Battiato i cui proventi sono stati devoluti al Centro Padre Nostro di Brancaccio per iniziative in ambito socio-culturale, sono tanti i progetti pluriennali che sono il fiore all’occhiello del Rotary Club Palermo.

“Teatro del Sole”. “In particolare – spiega De Simone, past president – il Premio Artigianato Francesca Morvillo. Quest’ultimo offre ad alcuni ragazzi, segnalati dall’istituto penitenziario minorile  di Palermo dove al momento stanno scontando una pena,  la possibilità di imparare un mestiere con l’inserimento, a tempo determinato, in un contesto lavorativo. Solo il 10% torna a delinquere. L’Associazione Artigianato Francesca Morvillo adesso è una onlus. Ha ampliato notevolmente il suo ambito di attività nel sociale, in primis la distribuzione settimanale di pasti ai senzatetto offrendo anche vestiario. Oltre alla possibilità di fare la doccia in quanto è provvista di un camper attrezzato al seguito”.

I PROGETTI DI INCLUSIONE

“Pensare globale ed agire locale” con il progetto “Defilè D’Amour” per la raccolta fondi per l’acquisto di vaccini per debellare la poliomelite per la Rotary Foundation. Progetti d’inclusione sociale per lo sport senza barriere, “Facciamo squadra insieme”,  per l’acquisto di carrozzine per  formare una squadra di mini basket per ragazzi disabili. Progetti che legano cultura e legalità come il “premio Legalità e Cultura dell’Etica” che coinvolge migliaia di studenti da ogni parte d’Italia  con la preparazione di un testo sull’argomento. I migliori elaborati sono premiati nel corso di una cerimonia che si tiene ogni anno a Roma, alla Camera dei Deputati. Ed ancora, il premio “Economia e Lavoro” che valorizza  le imprese del capoluogo dell’Isola che si distinguono per storicità, identità e capacità di incidere positivamente nel tessuto socio-economico del territorio.

Tra memoria e prospettive, il Rotary Club  Palermo “Teatro del Sole”, vive il futuro con il Rotaract che coinvolge i ragazzi dai 18 ai 30 anni  in attività di service e principi rotariani.

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